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Rifondazione Comunista sui rifiuti: "Si vuole davvero raggiungere il 70% di differenziata?"

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GROSSETO - Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della segreteria provinciale del partito di Rifondazione Comunista.

"Dall’intervista apparsa sul Tirreno del 30 ottobre all’Assessore provinciale all’ambiente, Patrizia Siveri, apprendiamo alcune novità. La prima è l’ammissione ufficiale, da parte dell’Istituzione che ha prodotto il Piano Provinciale dei Rifiuti, che le previsioni erano sbagliate. L’Assessore indica l’errore nella “crescita infinita” dei rifiuti, senza peraltro sottolineare la conseguenza diretta di questa previsione sbagliata, che consiste in una programmazione degli impianti di trattamento sovradimensionati e sbilanciati verso la produzione di CDR e gli inceneritori. Errori che peraltro continuano a imperversare anche nel Piano Regionale dei Rifiuti e che potremmo sperare che possano essere rivisti nel Piano interprovinciale Ato Sud (Grosseto, Siena e Arezzo) che sarà adottato il prossimo 4 novembre. Questo nuovo Piano, la cui costruzione è avvenuta senza alcun confronto e discussione, degni di questo nome, con i Comuni, ha delle “nuove linee di indirizzo” che “prevedono di raggiungere l’obiettivo della raccolta differenziata al 70%” dice ancora l’Assessore. Nessuno però ci dice come si deve fare per raggiungere questo obiettivo, avendo spostato la data al 2020. Sarebbe possibile già da domani raggiungerlo solo se ci fosse un Piano serio che partisse dai problemi e giungesse a soluzioni che già esistono (anche se molti amministratori fanno finta di non conoscere gli infiniti esempi positivi e riscontrabili). Il 70% di differenziata contrasta oggettivamente con le previsioni del Piano Regionale, che prevede un aumento e non una diminuzione del materiale da bruciare. E contrasta anche con la Convenzione tra Ato e Futura che condiziona i Comuni ad una produzione di indifferenziato che impedisce di fatto la costruzione del porta a porta ed il raggiungimento di alte percentuali di differenziata. L’Assessore Siveri ci dice che la Convenzione può essere ricontrattata e “ci sono più modi per farlo. E’ logico che cambiarla non deve comportare una perdita dell’incasso da parte della società Futura.” Chi pagherà i profitti irrinunciabili ad una Società che agisce in un mercato privilegiato senza una vera concorrenza? I cittadini, quelli che si ostinano a chiedere la raccolta differenziata porta a porta, quelli che conoscono meglio di tanti amministratori le soluzioni a portata di mano e con la garanzia del risultato. Basterebbe una volontà politica chiara: si vuole davvero raggiungere il 70% di differenziata? O anche questo obiettivo sarà come quello del raggiungimento del 65% al dicembre 2012?  La Toscana è tra le regioni con i più scarsi risultati e Grosseto pure è agli ultimi posti della classifica. Infine, una cosa che ci lascia sgomenti e preoccupati è la risposta alla domanda se l’impianto delle Strillaie sia sovradimensionato: prima afferma “No, l’impianto non è sovradimensionato.” Poi aggiunge: “Certo, era previsto che trattasse materiale in arrivo dalla Calabria, ma poi la cosa è saltata.” Chi aveva mai previsto questa possibilità? Non esiste alcun riferimento in nessun documento ufficiale, e perché l’Assessore ritiene necessario farci sapere oggi questa notizia? Ed ancora, è sovradimensionato o no, ma soprattutto, rispetto a quali obiettivi?"

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