FIRENZE - Dopo una serie di danni e di vittime causate dal maltempo, la Regione sceglie di utilizzare un nuovo strumento per poter contenere le piene di fiumi e torrenti. Seguendo l’esempio di altri paesi nord europei e statunitensi, anche la Toscana utilizzerà, in caso di necessità, degli argini gonfiabili, ovvero dei sistemi mobili di protezione per evitare disastrose inondazioni. Già previsti a Firenze, tra il Viadotto Marco Polo e il Ponte San Niccolò e tra questo e Ponte Santa Trinita, non è escluso che a breve possano essere utilizzati anche in altre province o in altri comuni toscani. Per montare più di 3 chilometri di argini gonfiabili sono necessari soltanto 10 mezzi di trasporto e 16 uomini, capaci di completare l’operazione in 4 ore di tempo massimo, mentre, per ottenere lo stesso risultato disponendo i tradizionali sacchi di sabbia, sarebbero indispensabili almeno 7.000 uomini e 200 camion. Una prospettiva irrealizzabile, quest’ultima, tanto che, a conti fatti e anche a parità di interventi analoghi, per la Regione, la soluzione più economica e funzionale resta proprio quella degli argini gonfiabili.