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“Lupi e cani nel territorio rurale”: una riunione per trovare soluzioni

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ARCIDOSSO - L’ibridazione del lupo appenninico con il cane domestico è un fenomeno in crescita in Italia e rappresenta una seria minaccia per l’identità genetica di questa specie protetta e per le attività zootecniche del territorio rurale. Per contrastare il fenomeno è indispensabile conoscerne a fondo le cause, ascoltando le esperienze di tutte le categorie interessate, e attuando strategie efficaci contro l’abbandono e la mancata custodia dei cani nei territori rurali.

A questo proposito venerdì 22 novembre alle 10 si terrà al Teatro degli Unanimi di Arcidosso il convegno dal titolo: "Lupi e cani nel territorio rurale: prospettive e strategie per una gestione efficace del randagismo e del fenomeno dell’ibridazione ". L’incontro si inserisce nell’ambito del  progetto  Life Ibriwolf – Azioni Pilota per la Riduzione della Perdita del Patrimonio Genetico del Lupo in Italia Centrale ed è organizzato dall'Unione dei Comuni Montani Amiata Grossetana, partner del progetto.

Con questo simposio si vuole creare un momento di confronto tra le diverse figure coinvolte, per favorire la comprensione di questa complessa tematica e l’integrazione funzionale tra ricercatori e amministratori; la necessità è di definire efficaci soluzioni per la gestione degli ibridi, adatte alla specifica situazione della Provincia di Grosseto, ma che possano, in futuro, anche fungere da buone pratiche per contesti simili.

Nel corso del convegno sarà presentato il Piano Provinciale per la riduzione del randagismo canino, in cui vengono proposte una serie di azioni di prevenzione e monitoraggio da mettere in campo per il contenimento del fenomeno. Il testo rappresenta un caso unico in tutta Italia per il metodo con cui è stato realizzato, infatti le attività indicate sono il frutto di una concertazione durata un anno tra tutte le figure interessate: amministratori, veterinari esperti, cacciatori, allevatori e ambientalisti.

Oltre ai partner del progetto Life/ Ibriwolf, l’Università La Sapienza, il Parco Regionale della Maremma, il WWF Italia e la Provincia di Grosseto che è capofila, sono stati invitati a partecipare i rappresentanti di Parchi e Riserve italiani, del Corpo Forestale dello Stato, Ministero dell’Ambiente, ISPRA, medici veterinari, amministratori pubblici, esponenti politici, università, associazioni di categoria del mondo agricolo e venatorio, associazioni ambientaliste ed animaliste. Chi volesse ricevere informazioni può contattare l’Unione dei Comuni Montani Amiata Grossetana: cell. 3494206755

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