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Nuovi poveri: lente di ingrandimento su Grosseto

Tutti i numeri del report stilato da Comune e Società della salute sul 2012

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Nuovi poveri: la crisi inizia a mostrare il suo vero volto anche a Grosseto in cui nel 2012 sono  state contate più di mille persone con disagi economici. Soltanto nel capoluogo, il comune e la Società della salute hanno registrato, durante lo scorso anno, 40 casi di povertà estrema e 136 situazioni di emergenza abitativa. Dati a cui si sommano quelli di una nuova categoria emergente, dei cosiddetti “nuovi poveri”, che, pur avendo un lavoro, non riescono a sbarcare il lunario.

“Il comune e la Società della salute, grazie anche al contributo delle associazioni di volontariato, sono riusciti a creare una rete per assistere e tutelare famiglie o singoli che si trovano in seria difficoltà. I vari punti di ascolto della Sds ci permettono di catalogare una vasta gamma di problematiche  sociali. In totale, infatti, circa 7 mila persone si sono rivolte durante lo scorso anno e a vario titolo al Coeso Sds. Un numero esorbitante, che, se rapporto alla densità della popolazione di Grosseto di 80 mila abitanti, ne rappresenta quasi il 10%. Oggi – precisa il sindaco Emilio Bonifazi - non si parla solo di assistenza sociale. La Sds è guarnita di professionisti del settore che si attivano sia per prevenire l’insorgenza di problematiche sociali, che per evitare una dipendenza cronica degli aiuti che sono a carico della comunità. Operatori socio sanitari, educatori di strada, psicologi e assistenti sociali stanno lavorando in questa direzione, fornendo aiuti in modo da anticipare situazioni di emergenza economica o di disagio sociale, che possa sfociare anche nell’uso di sostanze stupefacenti, andando ad incrementare i fenomeni di microcriminalità”.
Ma nello specifico, le forme di disagio attuali non riguardano soltanto le famiglie o i giovani, ma si estendono anche ad anziani pensionati. Di seguito, ecco il dettaglio su tutti i numeri forniti dal report stilato da Coeso Sds nel 2012.

NUOVE POVERTA’
Le situazioni di disagio economico non riguardano più soltanto i disoccupati. La nuova povertà comprende infatti anche famiglie con mutuo a carico o in affitto che non riescono a sostenere le spese. Sul 2012 si sta parlando di 1.417 persone, a cui si sommano 40 situazioni di povertà estrema. Un fenomeno in crescita (per il 2013 si parla infatti di un 10% in più di nuovi poveri)  gestito anche con la distribuzione di 4.301 cestini alimentari. Ma per il sindaco e il direttore di Coeso Sds è possibile evitare di ritrovarsi alla canna del gas. “Molte persone – ha specificato Fabrizio Boldrini – si rivolgono al Coeso quando si trovano in una situazione già drammatica. Esistono delle soluzioni precauzionali, per cui è necessario informare in anticipo i cittadini, in modo che attraverso le istituzioni possano richiedere aiuti preventivi, come ad esempio una riduzione sulla rata del mutuo, che potrà essere prolungato in accordo con gli istituti di credito”.

EMERGENZA ABITATIVA
Il fenomeno, grazie ai percorsi attivati per affiancarsi a chi aveva richiesto un alloggio, si è dimostrato in calo durante il 2012, passando da 130 richieste in lista d’attesa nel mese di gennaio a 110 domande accolte ad aprile, fino a 60 alloggi occupati a luglio, calati poi a 54 nel mese di ottobre. Gli aggiornamenti trimestrali hanno infatti permesso al comune di poter verificare periodicamente la sussistenza dei requisiti. A questo si è affiancata anche una sperimentazione sulla coabitazione, gestita tramite i professionisti di Coeso Sds che mettono in relazioni più persone, di solito di sesso femminile, in modo che possano spartire, anziché occupare singolarmente, un alloggio  di 70-80 metri quadrati. Una soluzione che si sta dimostrando efficace e che permette, secondo quanto dichiarato dal direttore di Coeso Sds, di poter ottimizzare al meglio le riscorse disponibili per i complessi residenziali popolari. “Un’altra nota positiva – ha aggiunto comunque il direttore Boldrini – è stata data anche dal percorso assistenziale fornito alle famiglie, che vivono una difficoltà, per poter uscire da uno stato di disagio”.

SENZATETTO
Sempre nel 2012, anno a cui si riferisce il report, sono state contate 60 persone senzatetto, che dormono all’aperto tra la stazione di Grosseto, il Sacro Cuore o le poste. Le associazioni di volontariato manifestano tutt’oggi una particolare attenzione per questa categoria, a cui il comune ha riservato un fondo specifico. Sono molti, infatti, i casi delicati e in cui non c’è una richiesta di aiuto esplicita. Proprio per questo motivo, dal 1996 la Ronda della Carità, come suggerisce il nome, si occupa del monitoraggio dei senzatetto offrendo loro generi alimentari, indumenti o semplice conforto. L’attività, portata avanti anche dall’associazione Anteas e dalla Croce Rossa Italiana, che si occupano della consegna di pacchi alimentari alle famiglie in difficoltà, prevede anche l’attivazione del cosiddetto dormitorio di via De Amicis da novembre a marzo. Durante l’inverno sono resi disponibili anche i locali Caritas di via Emilia, a cui, entro la fine dell’anno, si andranno ad aggiungere gli alloggi della parrocchia dell’Addolorata.

COSTI
Nel 2012 il comune ha sostenuto una spesa complessiva di 8 milioni e 700 mila euro. Oltre ai 4 milioni di euro trasferiti a Coeso Sds per i servizi assistenziali , l’amministrazione ha investito altri 2 milioni di euro per il capitolo di bilancio del Sociale, per un totale di 6 milioni di euro. A questi si aggiungono altri 100 mila euro stanziati per un fondo pensato per sostenere le nuove povertà, in cui rientrano disoccupati, pensionati o cassaintegrati, ad esempio, mentre la spesa procapite complessiva per i servizi sociali offerti è stata quantificata in 115 euro.
Altri interventi, sui cosiddetti servizi di prossimità, sono stati destinati: per 4 mila euro alla realizzazione dei soggiorni marini per minori disabili; per 2 mila euro a buoni spesa di prima necessità; per 3.500 euro all’acquisto di materiale scolastico ed infine per 4 mila euro a pagamenti di bollette e di utenze domestiche.

GENERI ALIMENTARI
Per la realizzazione di pacchi alimentari, Coeso contribuisce con 20 mila euro all’attività gestita da Caritas. Il comune, inoltre, in accordo con Coeso e Camst, permette il recupero dei generi alimentari non consumati nelle mense scolastiche, che sono poi consegnati direttamente dalla Camst alle associazioni di volontariato, che si occupano della distribuzione. Inoltre, è stato attivato anche il servizio della Carta del pane per 16 famiglie in difficoltà, che ritirano di persone cibo fresco dai 14 esercizi commerciali grossetani che si sono resi disponibili alla consegna dopo l’orario di chiusura, dando prova di grande solidarietà. 

EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA
Gli alloggi Erp assegnati tramite bando comunale sono stati 1.600, mentre il canone medio mensile (da un massimo di 200 euro circa a 12,96 euro che è il minimo richiesto per chi non ha reddito, ovvero il 10% dei nuclei assegnatari) è di 95,15 euro. “Il Poggio” di Roselle, che rappresenta la struttura che raccoglie gli alloggi popolari, è dotato di 93 bilo e monolocali.
Nel 2014 saranno comunque disponibili 70 nuovi alloggi alle Stiacciole, mentre in via Sforzesca si sta concludendo la ristrutturazione di 28 residenze e la realizzazione di altri 44 appartamenti. Infine, sempre per il prossimo anno, è previsto il completamento delle procedure di cessione di altri 120 alloggi da destinare all’Epg.

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