GROSSETO – "E' stata una mossa necessaria". C'è una buona dose di accettazione, ma non ancora rassegnazione, nel commento del presidente Leonardo Marras in seguito alla riorganizzazione dell'ente Provincia, che ha portato a uno snellimento complessivo della struttura, con il taglio di molti posti di lavoro, in primis dei direttori di dipartimento. Una strada già intrapresa da tempo che, considerando anche il blocco del turn over, ha portato i dipendenti della Provincia da 570 a circa 500 nel giro di solo 4 anni. "L'ente ormai ha cambiato pelle, è un dato di fatto e una condizione inevitabile visti i tempi e le varie manovre finanziarie. Ma il nuovo modello organizzativo conferirà alla Provincia un nuovo assetto, in grado di farla sopravvivere e superare anche le incertezze dei prossimi anni".
Il ridimensionamento dei posti di lavoro porterà senz'altro un grosso risparmio. Basti pensare che solo uno dei posti di direttore di dipartimento richiedeva lo sborso di 160mila euro all'anno. Certo il risparmio porta anche a una riduzione degli obiettivi e della capacità di azione dell'ente. "I tagli sono stati fatti non solo al personale, ma anche agli obiettivi che ci eravamo prefissati e sono state ridefinite le varie priorità . Se prima miravamo a creare opportunità di sviluppo, oggi pensiamo a come superare la crisi e a come fornire ai cittadini i giusti mezzi e servizi sempre più efficienti".
Sono due le novità in ambito servizi: il Centro acquisti dell'ente, un ufficio apposito che accorpa tutti gli uffici precedentemente addetti alla gestione della spesa dell'ente, dagli acquisti di logistica fino alle gare di appalto, e l'Area di servizio ai Comuni, per potenziare il ruolo di supporto e coordinamento della Provincia nei confronti del Comune.
Ottimiste le prospettive per la società in house Netspring, che conta 14 dipendenti. "Il problema dovrebbe essere superato positivamente – conclude Marras – visto che le società in house non dovrebbero più essere oggetto della spending review".