FIRENZE - Sabato 30 novembre, in occasione della Festa della Toscana, si è tenuta in Regione a Firenze la premiazione del Premio “Scrittore toscano dell’anno”, arrivato quest’anno alla ventesima edizione.
Una lunga cerimonia ha visto coinvolti oltre cento titoli di autori toscani selezionati tra i pubblicati nello scorso anno. Tre sono stati i follonichesi premiati: Alberto Prunetti, Valentina Santini e Andrea Cordovani.
Il vincitore per l’edizione 2013 è stato Alberto Prunetti con “Amianto – Una storia operaia”, edito da Agenzia X. Grandi soddisfazioni anche in casa Ouverture Edizioni. Un secondo posto nella sezione premio on-line è stato assegnato a Valentina Santini con il suo “Chi sa fare la torta di mele trova marito”, romanzo piacevole e mai banale, leggero ma non superficiale. Una storia che accomuna tanti ragazzi di oggi: andare all’estero e trovarsi in una quotidianità impegnativa. Senza cadere in facili luoghi comuni l’autrice porta avanti una narrazione dinamica e fresca, condita da una buona dose di autoironia e visione positiva della vita. Da subito questo libro ha riscontrato un buon apprezzamento tra i lettori, questi mesi hanno visto Valentina impegnata in varie presentazioni, non ultimo l’invito al Salone Internazionale del Libro di Torino.
Un premio menzione è andato ad Andrea Cordovani con “Una vita in pista” libro dedicato alla vita di Raul Micheli, la passione per l’hockey su pista e le innumerevoli esperienze di uno dei campioni più grandi di Follonica dalle prime partite alla Pista dei Pini fino alle vittorie come CT della Nazionale. Quest’opera ripercorre la storia di vita che La storia di uno sport e lo sviluppo di una cittadina, l’hockey su pista a Follonica. E le persone che ne sono state protagoniste ed elementi attivi. Questo libro è un tributo alla memoria di una grande persona, a 10 anni dalla sua morte Raul Micheli continua a raccontare una storia incredibile e a far ripercorrere emozioni ed esperienze esaltanti.
Un riconoscimento selezione è andato anche ad Angela Maria Fruzzetti con il suo “Non dire niente a nessuno”, libro significativo che parla in modo appassionato e mai banale di una tematica difficile come può essere la violenza di genere.