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Spirito libero: "Follonica povera di offerte scolastiche per le studentesse"

"Perché non pensare, oltre all'Ipsia, ad un istituto socio sanitario?"

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FOLLONICA - "Se a questo mondo prevalesse il buon senso - fa presente Alberto Aloisi, portavoce di Spirito Libero -, l’apertura di un istituto femminile socio sanitario a Follonica non dovrebbe creare attriti con la vicina Massa Marittima. C’è una città, Follonica appunto, seconda per numero di abitanti nella provincia di Grosseto, baricentrica per posizione geografica, che da tempo ha preso atto della limitatezza dell’offerta scolastica, soprattutto per le studentesse. Il contesto è quello di una crisi economica incalzante in cui le spese per gli spostamenti scolastici da una città all’altra si trasformano in un elemento dirimente per le scelte formative degli studenti. Di fronte ad una condizione del genere, a meno che altri riescano per mezzo di equilibrismi a smentire l’allargamento di un'offerta scolastica al femminile, Follonica non dovrebbe essere oggetto di così aspre discussioni. Discussioni che si aprono solo nel tentativo di mantenere dei privilegi antichi che la comunità maremmana non può più permettersi. Da parte nostra - prosegue Aloisi -, al centro di questa ennesima triste vicenda dovrebbero essere messi gli studenti e le famiglie. Così scopriremmo, con grande facilità, la necessità di incentivare gli sconti e le agevolazioni per gli spostamenti scolastici e che, per le amministrazioni pubbliche, è logico creare le condizioni affinché un numero maggiori di studenti subisca minori disagi ed un numero minore di studenti venga sorretto nelle spese per raggiungere la scuola. La scuola è il punto di partenza senza il quale non c’è sviluppo lavorativo sociale ed economico. Ed è per questo che difendemmo l’Ipsia di Follonica dalla chiusura proponendo una sua riqualificazione nel settore nautico. Abbiamo infatti sostenuto l'indirizzo turistico delle scuole superiori di Follonica ed ora ci ritroviamo a sottolineare la necessità di parificare l’offerta scolastica delle ragazze con quella maschile. Lo sviluppo delle aree collinari è un dovere di tutti noi e tante sono le iniziative che potremmo con spirito di collaborazione mettere in campo, ma questo - conclude il portavoce - non può passare ostacolando e penalizzando le legittime istanze di Follonica, grande quanto a dimensioni, ma che paga un’arretratezza nei servizi offerti alla comunità".

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