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Presenza di piombo nelle urine dei lavoratori dell'inceneritore di Scarlino, il sindaco avvia nuove indagini

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SCARLINO – Dopo la diffusione, avvenuta il 6 novembre scorso da parte della stampa locale, dei risultati delle analisi eseguite sui lavoratori di Scarlino Energia è stato sottolineato che, in alcuni casi, sarebbero state riscontrate tracce di piombo nelle urine. A tale proposito alcuni operai dell’inceneritore sarebbero stati sottoposti ad ulteriori accertamenti, questa volta ematici, per verificare se le tracce del pericoloso metallo fossero presenti. “Ho chiesto chiarimenti al Dipartimento della prevenzione della Asl 9 - risponde il Sindaco di Scarlino Bizzarri - e in questi giorni ho ricevuto risposta, che sintetizzo ponendo l'accento sul fatto che i campionamenti previsti, con la collaborazione del Laboratorio di Sanità Pubblica di A.V. della ASL 7 di Siena, sono stati effettuati nell’ambito di un programma autonomo di controlli sanitari per la tutela della salute dei lavoratori di Scarlino Energia, esteso anche a quelli di Nuova Solmine, Tioxide e ai dipendenti delle aziende in appalto”.

I rilevamenti sono stati eseguiti seguendo step illustrati e spiegati ai lavoratori direttamente coinvolti, la prima fase si è promossa in campionamenti urinari e si è svolta dal mese di giugno alla prima settimana del mese di luglio scorso. I risultati, completati entro settembre, sono stati vagliati e si è proceduto alla selezione dei casi da approfondire, causa la presenza di piombo nelle urine con valori superiori al normale (utilizzando come riferimento la popolazione non professionalmente esposta).

I campionamenti attraverso i prelievi ematici per la valutazione mirata della piombemia si sono conclusi pochi giorni fa e i risultati sono quasi completamente terminati, rilevando che “Allo stato attuale, i risultati delle piombemie mostrano valori ampiamente inferiori ai limiti di legge previsti per i professionalmente esposti a piombo e, per la quasi totalità, indicano valori inferiori alla rilevabilità strumentale”.

Adesso verrà seguita una fase di campionamento, attraverso monitoraggi biologici e ambientali programmati, che avranno una durata complessiva dai 4 ai 5 mesi. I monitoraggi verranno svolti con l’inceneritore di Scarlino Energia funzionante a regime da almeno trenta giorni, allo scopo di ottenere una certa significatività dei risultati. I prelievi di aria per i campionamenti di polveri, inalabili e respirabili, saranno integrati con il monitoraggio urinario da effettuare in contemporanea e riguarderanno le categorie considerate a maggiore esposizione a tali rischi.

“Questi dati ci tranquillizzano – conclude Bizzarri - e ci tengo a tranquillizzare tutti i cittadini e i lavoratori. Le istituzioni e gli organi di controllo continueranno serenamente il loro lavoro di monitoraggio sull’area industriale, per la sicurezza di tutti. Quello che spero – sottolinea - è che venga evitato allarmismo e che vengano invece letti i dati conclusivi, che sono poi quelli che certificano lo stato dei fatti, sui quali terrò sempre informata la popolazione”.

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