GROSSETO - Nel giorno in cui si è tenuta la prima udienza riguardo all'ammissibilità del referendum per la cessione delle Farmacie comunali riunite, quello a uscirne peggio è senz'altro il Comune di Grosseto. Le buste, con le relative offerte d'acquisto, dovevano essere aperte già nella giornata di ieri, 3 dicembre, e continueranno a rimanere chiuse ancora per un po'. Il Coordinamento referendum Farmacie Grosseto, che si è attivato fin da subito per sospendere il procedimento di vendita e dare opportunità ai cittadini di veder discutere il ricorso, continua invece ad essere fiducioso nel suo operato e nel fatto che si possa arrivare ad un referendum consultivo.
"Il Presidente della prima sezione del Tar - si legge nel comunicato diffuso dal Coordinamento - ha ritenuto opportuno rimandare la discussione al 20 dicembre, mantenendo ferma la misura cautelare già concessa in difesa dei cittadini, in considerazione del fatto che il prossimo 12 dicembre il collegio degli esperti nominato dal consiglio comunale deciderà sulla ammissibilità della proposta referendaria. Parere che lo stesso Presidente ha infatti ritenuto essere un utile elemento ai fini della decisione da assumere.
Sembra che il Tar non intenda comunque porre ostacoli al procedere dell'iter referendario visto che per ben due volte ha comunque ritenuto preminenti gli interessi dei promotori rispetto alle esigenze del Comune. Le buste che qualcuno, con fin troppo ostentata sicurezza, riteneva di poter aprire oggi, di certo rimarranno chiuse almeno fino a Natale".