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Punto interrogativo sul futuro di Netspring

Marras: "Entro la fine del mandato, faremo di tutto per garantire i margini di sicurezza all'azienda"

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GROSSETO - Resta ancora incerto il futuro di Netspring. Per la società a totale partecipazione pubblica, nata nel 2008, si configura un enorme punto interrogativo, legato soprattutto al futuro incerto della Provincia. “L’amministrazione provinciale – dichiara il presidente Leonardo Marras – oltre a detenere il  59% delle azioni societarie, assicura il 66% dei ricavi alla società. In pratica è il principale “cliente” dell’azienda a cui rende più di 900 mila euro all’anno per i servizi utilizzati. Ma il futuro delle province resta ancora incerto, sia in termini istituzionali che sulle aree di competenza. In vista di una prospettiva di non semplice definizione, a partire dalle risorse che potranno essere utilizzate già dal 2014 dallo stesse ente, lo scorso lunedì è stata organizzata un’assemblea con i soci di Netspring per poter trovare soluzioni che possano tutelare, di fronte a qualsiasi eventualità, i servizi offerti dalla società.

L’ipotesi è di ampliare l’unione societaria, in modo che i comuni, già soci in minima percentuale, possano subentrare eventualmente alla provincia, per garantire la proprietà pubblica di Netspring, spartendosi il 59% delle azioni detenute dall’ente provinciale. L’azienda – prosegue Marras – è infatti una società gioiello: non ha debiti e offre stabilmente lavoro a 14 dipendenti, oltre ad altre 20 persone che collaborano e ricoprono incarichi professionali a vario titolo. Nata nel 2008, ha reso e rende tutt’oggi servizi informatici di qualità, di sviluppo e di assistenza, su tutto il territorio. Grazie anche al progetto di cablaggio con 100 chilometri di fibra ottica disseminati in tutta la Maremma, 28 comuni della provincia, 3 comunità montane e 70 edifici scolastici possono usufruire di una rete a banda larga, di certo più veloce ed economica, rispetto a qualsiasi altra connessione, tanto da permettere di ottimizzare i costi fino al 50%.

Dopo l’assemblea dello scorso lunedì, sono stati proposti 3 tavoli tecnici. Il primo in Regione, a cui parteciperanno anche Anci e altre province con problematiche analoghe, per valutare la volontà di definire un unico soggetto per tutte le istituzioni toscane, che possa inglobare anche Netspring; il secondo con Siena e il consorzio Terre cablate e, infine, il terzo, con il comune di Grosseto, che detiene il 29% delle azioni e rende un fatturato di  300 mila euro a Netspring, da attivare non appena sarà definito un soggetto unico per le società partecipate.

E’ nostra intenzione, salvare Netspring – ribadisce Marras -. E’ un’azienda che va tenuta in vita. Entro la fine del mandato, vaglieremo tutte le soluzioni possibili per poter salvare la società, che dal canto suo tra poche settimane presenterà tutta la documentazione per dimostrarsi a prova di mercato su costi e qualità di servizi. Qualunque sia, invece, la sorte della provincia, da qui a 6 mesi, la rete, su cui è proprietaria e che rappresenta un patrimonio pubblico, non sarà venduta a privati, ma ceduta all’occorrenza soltanto ai comuni societari. Nel frattempo resta il nostro impegno per stabilire i margini di sicurezza per mettere in salvo Netspring”.

D.Ci.

 

Di cosa si occupa Netspring

Netspring mette oggi a disposizione di Provincia, Comuni e Comunità montane, servizi informatici sia di sviluppo e assistenza infrastrutturale hardware e networking che di sviluppo ed integrazione software. Negli anni ha svolto una importante funzione sociale di promozione della cultura informatica, contribuendo con le proprie professionalità a garantire il superamento del digital divide sul territorio provinciale. Dal 2008, in collaborazione con l'Ati Dimensio -Data-Imet, Netspring ha sviluppato per conto della Provincia il progetto di cablaggio di tutti gli Enti pubblici del territorio, contribuendo alla costruzione della rete a banda larga (fibra ottica e tecnologia wireless su ponti radio) che collega tutte le sedi della Provincia, con i 28 Comuni, le 3 Comunità montane, e 70 edifici scolastici, per un investimento complessivo di 4 milioni e 286 milaeuro.

Maremma wifi è un altro importante progetto che vede protagonista Netspring: la società in house si è occupata infatti della realizzazione dell'infrastruttura che consente di navigare gratis su internet in numerosi comuni del territorio. Ad oggi sono 99 hot spot di Maremma Wifi installati da Netspring,garantendo un servizio importante che registra ben 23mila 500 iscritti, con 800 accessi giornalieri.

Per la Provincia di Grosseto, Netspring si occupa inoltre della gestione del Centro Servizi, delle aree cartografica e statistica, della gestione degli sportelli Suap; per il Comune di Grosseto supporta l'area informatica e statistica. Lo società ha contribuito inoltre allo sviluppo di siti internet come quello della Provincia di Grosseto, e come i portali Terre degli Etruschi, Eventi di vela in Maremma e Turismo in Maremma. Attualmente sta lavorando anche allo sviluppo di App a servizio di progetti pubblici per la promozione 2.0 del territorio e delle sue eccellenze.

 

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