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La rete territoriale del 118 ottiene l’accreditamento regionale

Prosegue il percorso di riqualificazione delle strutture sanitarie della Asl 9

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GROSSETO - La rete territoriale del 118 della Asl 9 ha ottenuto  l’accreditamento da parte della Regione Toscana, che ha inviato la propria commissione a Grosseto, lo scorso 27 e 28 novembre. Questo risultato si somma all’accreditamento ottenuto, nei mesi scorsi, dall’ospedale di Massa Marittima (per le aree di degenza della week e long surgery, per le sale operatorie e per il Polo endoscopico), dal presidio ospedaliero “Colline dell’Albegna” (per l’Unità operativa di Medicina e per la Sezione di Cardiologia dell’ospedale di Orbetello; per l’Unità operativa di Medicina di quello di Pitigliano) e dall’ospedale di Grosseto (per l’Area funzionale Terapia Intensiva nel 2012 e, successivamente, per i requisiti organizzativi, strutturali, tecnologici e impiantistici di tutto il presidio).

Come avvenuto in precedenza, anche in questo caso, la Commissione regionale ha verificato il raggiungimento degli standard di qualità che l’Azienda stessa aveva dichiarato al momento in cui – come da prassi – ha richiesto l’accreditamento, migliorandone ulteriormente la valutazione nel giudizio finale. In particolare è stato fatto un sopralluogo alla Centrale operativa del 118 del  Misericordia, al punto di primo soccorso di Follonica, è stata esaminata la documentazione clinica, sono stati ispezionati i locali in cui si svolge il servizio.

“Il raggiungimento di questo obiettivo – commenta una nota della Direzione aziendale della Asl 9 – è il frutto del quotidiano e costante lavoro dei nostri operatori sanitari, in questo caso il personale del 118, nonché dei professionisti che si occupano di qualità e sicurezza a livello aziendale. Desideriamo ringraziarli anche pubblicamente, per il loro impegno e la loro professionalità, che consentono questi risultati e garantiscono standard di alta qualità ai cittadini. Tuttavia, come abbiamo detto in precedenti occasioni, questo obiettivo non deve essere considerato semplicemente un punto di arrivo, ma deve rappresentare un stimolo per migliorarsi ulteriormente”.

Come è strutturata e come funziona la rete del 118
La rete del 118 della Asl 9 di Grosseto è organizzata in un Centrale operativa con sede all’ospedale Misericordia che gestisce e coordina gli interventi per tutta la provincia; 15 sedi  territoriali (per un totale di 17 postazioni), compreso il punto di primo soccorso di Follonica (che gestisce oltre 13.000 accessi all’anno), cui se ne aggiungo altre 3 nei mesi di giugno, luglio e settembre. In ciascuna postazione operano uno o più equipaggi, che in periodo estivo raggiungono il totale di 21.
Per quanto riguarda i mezzi, il 118 ha a disposizione 22 ambulanze e 3 auto di soccorso avanzato (Follonica, Grosseto e Scansano), cui se ne aggiungeranno altre 4 (Massa Marittima, Pitigliano, Casteldelpiano e Orbetello) nei prossimi mesi.

La rete delle postazioni si integra con quella dell’elisoccorso: in provincia di Grosseto ci sono, al momento, 10 elisuperfici (Grosseto, Casteldelpiano, Giglio e Giannutri, Follonica, Orbetello, Massa Marittima, Monterotondo, Pitigliano e Civitella Paganico). A queste si aggiunge la piazzola dalla Protezione Civile ad Arcidosso, in località Aiuole.
Il piano aziendale di riorganizzazione del 118, presentato all’esecutivo della Conferenza dei sindaci a ottobre 2010, prevede di arrivare a 19 piazzole (con la realizzazione di elisuperfici a Roccalbegna, Manciano, Roccastrada, Montieri, Marina di Grosseto, Punta Ala, Monte Argentario, Cinigiano e Castell’Azzara).

Il personale attualmente impiegato nel sistema del 118 è di circa 100 medici e 40 infermieri, cui si aggiungono in turnazione 40 infermieri di altri reparti dell’area critica. Tutto il personale sanitario, inoltre, viene costantemente formato e aggiornato attraverso un sistema di turni che ne consente la rotazione anche nei 5 Pronto soccorso del territorio.
Al personale della Asl 9, si aggiunge quello delle Associazioni di volontariato (Misericordia, Croce Rossa, Anpas) che collaborano stabilmente con il sistema sanitario mettendo a disposizione i mezzi, gli autisti - formati con specifici corsi - e i soccorritori esperti ed abilitati, anche in questo caso adeguatamente formati con corsi di livello superiore, per la prima emergenza e le procedure di rianimazione (BLS).
Il personale del 118 svolge anche un’importante attività formativa, sia all’interno che all’esterno della struttura, con il risultato di centinaia di sanitari formati ed altrettanti non sanitari, volontari del soccorso e laici.

I tempi e le modalità di intervento dalla chiamata al numero di emergenza sono stabilite da protocolli sanitari regionali, che prevedono l’arrivo del mezzo (ambulanza ordinaria, ambulanza medicalizzata, automedica, elisoccorso) con operatori esperti a bordo, entro 8 minuti in area urbana, entro 20 minuti in area extraurbana.

L’attività annuale della rete del 118 si aggira intorno ai 24 mila interventi all’anno, cui si aggiungono le chiamate alla guardia medica, gestite sempre dalla Centrale (circa 50 mila all’anno). Circa 800 sono le missioni effettuate con l’elisoccorso, per altrettante ore di volo, con una media di 1 ora per ogni intervento.
Per l’elicottero, Pegaso II, un Agusta Westland 139, prestano servizio 7 medici e 18 infermieri della Asl 9, oltre al personale dell'azienda “Inaer helicopter spa” titolare del servizio regionale: 6 comandanti titolari di base e 6 piloti, 6 tecnici di bordo. Dal 2013 si è aggiunto anche un operatore specialista del soccorso alpino.
A bordo, l'equipaggio è composto dal pilota comandante, il pilota, il medico, l'infermiere e il tecnico di bordo.

I costi annui per la gestione della rete dell’emergenza si aggirano intorno ai 18 milioni di euro, pari a circa il 4% del bilancio totale dell’Azienda.

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