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Dalla Regione oltre 130mila euro in sostegno ai soggetti in difficoltà economica

Un progetto a cui collaborano molte associazioni grossetane, tra cui la Caritas e il Coeso

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GROSSETO – "Qualcosa di storico", lo ha definito Luca Grandi, vicedirettore della Caritas diocesana di Grosseto. "Dare credito alle persone" non è solo un progetto regionale di prestito sociale, ma è qualcosa di più: per la prima volta infatti tante associazioni improntate alla solidarietà e al sostegno dei soggetti più deboli hanno deciso di fare rete per far fronte a situazioni di difficoltà socio-economica del territorio. Tra queste l'associazione Le Querce di Mamre Onlus, la Acli Solidarietà di Grosseto, il CeIs, l'Arciconfraternita di Misericordia Grosseto e l'Arci. Capofila la Caritas diocesana, ma solo perchè gestirà i finanziamenti. Parteciperanno attivamente al progetto anche il Coeso, contribuendo in maniera diretta alla realizzazione delle attività in veste di una sorta di supervisore della trasparenza degli aiuti, l'associazione L'Altra Città e la Banca di Maremma.
Dei 5 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione, 139mila vanno al territorio grossetano, permettendo di emanare prestiti fino a 3mila euro, da restituire entro 36 mesi dalla data di erogazione.
"Sarà un esperimento di sussidiarietà – ha spiegato Fabrizio Boldrini direttore del Coeso – per dare una risposta positiva a una comunità e aiutare i soggetti più deboli, non ancora in situazioni estreme, a risollevarsi".
In base alle disposizioni regionali i destinatari sono tutte quelle persone in difficoltà familiari o personali che non si possono permettere determinate spese necessarie per la salute o legate alla situazione familiare, alloggiativa, scolastica, formativa o lavorativa, che soddisfino precisi requisiti tra cui la cittadinanza europea, la residenza in un comune toscano, la maggiore età, l'Isee non superiore a 15mila euro.
Quello che gli organizzatori del progetto tengono a sottolineare è però che le somme saranno erogate con logiche ben precise, diverse da quelle del sistema bancario classico, seguite dagli altri due progetti di microcredito attivi a Grosseto. "Il denaro non verrà regalato – ha sottolineato Don Enzo, direttore della Caritas – ma devoluto a chi lo utilizzerà secondo un progetto personale che porti ad una crescita economica propria e che coinvolga il territorio, creando un circuito virtuoso per la comunità. Altrimenti i crediti si trasformeranno presto in debiti".
Dal 14 gennaio verranno aperti gli sportelli di ascolto a cui presentarsi per fare domanda con la dovuta documentazione.
Gli sportelli saranno a Grosseto, nelle sedi della Caritas, di Querce di Mamre, dell'Arciconfraternita di Misericordia, dell'Arci solidarietà; a Roccastrada e a Campagnatico negli uffici del Coeso; a Castiglioni della Pescaia nella sede di Acli Solidarietà; a Scansano nella sede della Caritas Parrocchiale.

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