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GROSSETO - Parigi, Londra, Praga o Vienna. Le capitali europee continuano a fare gola ai maremmani soprattutto per trascorrere un capodanno originale e lontano dal solito tran tran. Tra le destinazioni più quotate, durante le festività, restano infatti in testa le mete a corto raggio, raggiungibili con un paio di ore di volo e in cui poter trascorrere 3 o 4 notti a prezzi convenienti. E il tutto prenotando con un anticipo non troppo relativo, come precisato dall’agenzia Strategia viaggi di Roccastrada.
“Difficilmente famiglie o gruppi organizzano viaggi sotto data, soprattutto durante le vacanze di Natale quando il rischio di trovare voli od hotel a prezzi sicuramente eccessivi aumenta. In linea di massima, le preferenze ricadono soprattutto sulle capitali europee con Parigi in testa, seguita da Londra, Vienna e Praga. Con una cifra indicativa di 300 euro a persona, comprensiva di volo, è possibile soggiornare fino a 4 giorni in una di queste città. E non mancano anche richieste per destinazioni lontane dal nostro continente. Molti si concedono di trascorrere l’ultima notte dell’anno nell’affascinante città di New York o in un villaggio turistico del Kenya, che presenta sicuramente un buon rapporto tra qualità e prezzo. Ad andare per la maggiore – precisa Claudia che gestisce con il marito dal 1994 la propria agenzia di viaggi – ci sono anche le crociere, che facendo tappa in più paesi, a parità di spostamenti in aereo e pernottamenti in albergo, permettono di spendere una cifra sicuramente più contenuta, offrendo confort di alto livello.
Certamente le richieste variano anche in base alla fascia di età di chi si affida alla nostra agenzia. Alcune mete, soprattutto in Europa, non sono particolarmente vantaggiose. Lisbona, ad esempio, pur essendo una città da visitare, è servita da un numero inferiore di compagnie di volo, con prezzi più alti rispetto ad altre capitali, e non ha buone quotazioni. Tra le destinazioni più particolari e scelte sotto Natale c’è anche Gerusalemme, mentre l’oriente, in generale, ha registrato tra i maremmani un forte calo rispetto agli anni precedenti”.
