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Agenda 14: obiettivi strategici di chiusura mandato della Giunta Marras

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Grosseto: “Agenda 14” è il nome del documento che il presidente della Provincia, Leonardo Marras e la Giunta provinciale, hanno presentato questo pomeriggio alla stampa locale. Una sintesi in 21 punti  degli impegni che la Provincia di Grosseto intende portare avanti nel 2014 per dare continuità ai progetti più strategici, indipendentemente da quali saranno le sorti della Provincia.


“Ancora non ci sono certezze sul futuro delle amministrazioni provinciali – dichiara Leonardo Marras –  i tempi per qualsiasi riorganizzazione rischiano di essere lunghissimi. Il 2014 è l’ultimo anno del nostro mandato e forse segnerà la fine dell’ultimo mandato elettivo in Provincia di Grosseto. Ecco perché la Giunta provinciale, oggi, afferma una precisa volontà politica che è quella di non limitarsi a gestire l’ordinario, subendo gli eventi che non dipendono dalla nostra volontà. Al contrario, con grande determinazione nel 2014 vogliamo portare avanti una serie di azioni che a nostro avviso sono le più rilevanti per il territorio, lasciando una sorta di testamento, che diventi patrimonio collettivo.”

Di seguito il testo integrale del documento “Agenda 14”


AGENDA 14
dire, fare, baciare, lettera, testamento

0. Premessa: irreversibilità e reti,
Si propone di seguito un elenco di interventi che, oltre al programma di gestione annuale, si ritiene di sottolineare con maggior rilievo. Si esprime con questa evidenza la necessità di completare entro la scadenza del mandato una serie di atti o di realizzazioni importanti ai fini dell'attuazione del programma. Si tratta anche di atti che costituiscono presupposto essenziale per determinare processi irreversibili oppure consolidamento di reti territoriali, tali da mettere in salvaguardia il patrimonio relazionale e di coordinamento tra le diverse realtà anche alla luce della paventata abolizione delle province tentando di non perdere la coesione vista la scarsa capacità di incidere direttamente nelle nuove dinamiche regionali da parte di molte piccole realtà. La stagione che si è aperta da tempo vede l'ente fortemente limitato nell'azione programmatica a causa dell'incertezza normativa e del venir meno di disponibilità finanziarie per intervenire ad ampio raggio, obbligando a rivedere anche gli assetti organizzativi finora orientati a presidiare prioritariamente politiche economiche territoriali.
Data anche la circostanza del volgere al termine del probabile ultimo mandato elettivo, si ritiene di dover affrontare questo periodo rafforzando il rapporto con l'opinione pubblica allargando il dibattito sull'oggetto di questa proposta su cui si chiede controllo e verifica all'opinione pubblica.



1. Investimenti: priorità
Il patto di stabilità impone prudenza nell'avvio di nuovi investimenti sebbene la Provincia abbia un parco progetti finanziati di grande valore che potrebbero costituire subito un contributo decisivo alla ripresa dell'economia locale. Le nuove norme sui tempi dei pagamenti condizionano anche il raggiungimento dell'obiettivo di patto per il 2013 non permettendo come fatto fino ad oggi una programmazione accurata dei flussi finanziari.
Sono in fase avanzata e si concluderanno entro settembre/ottobre le opere di ricostruzione della viabilità provinciale a seguito degli eventi alluvionali del novembre 2012 e più avanti, nel corso della primavera 2014, quegli interventi sull'Ombrone che ultimeranno il progetto di cui la Provincia si era dotata negli ultimi anni a difesa della città di Grosseto.
Se gli spazi finanziari e l'intenzione di allentare il patto di stabilità concederanno maggiore agibilità, si libereranno altre opportunità, per procedere con i bandi di gara di:

  •      adeguamento e manutenzione straordinaria dei plessi scolastici secondo la progettazione ex fondi CIPE,
  •      completamento opere di difesa a mare di Follonica,
  •      completamento III° lotto della strada regionale 74 Maremmana,
  •      intervento sul movimento franoso della S.R.74 Maremmana, III° lotto,
  •      avvio la realizzazione della bretella Grosseto Nord,
  •      avvio la realizzazione della rotatoria di Marina di Grosseto,
  •      avvio il primo lotto di adeguamento della S.P. 64 Cipressino,
  •      avvio II° lotto per completamento S.P. 160 Amiatina tratto Arcidosso-Aiuole,
  •      avvio III°  lotto S.R. 439 Follonica-Massa Marittima (compatibilmente con il  trasferimento delle  risorse già programmato da parte della Regione Toscana).




2. Trasporti
La situazione della riforma regionale ha subito diversi rallentamenti tali da creare non pochi problemi alle singole province nel predisporre gli atti per garantire la continuità del servizio di trasporto pubblico locale. È probabile che anche il 2013 trascorra senza che la gara unica regionale sia esperita e aprendo per il 2014 una fase ancor più difficile con il potenziale vuoto decisionale per la scadenza di molte amministrazioni provinciali. La Provincia di Grosseto da tempo si è dotata di un progetto integrato con i Comuni che costituisce il riferimento del servizio per i prossimi anni.
Occorre garantire anche una certezza ai servizi ferroviari colpiti periodicamente da sempre nuove minacce di ridimensionamento dei treni a percorrenze nazionali. Per questo motivo è utile approfondire il rapporto con il sistema dei trasporti ferroviari regionali.



3. Accordo di programma Cipressino
Sarebbe utile poter contare su un percorso definito per i prossimi anni con risorse certe e con il riconoscimento dell'importanza che questa arteria ha nella penetrazione verso l'interno e nel garantire i collegamenti tra la statale aurelia, dunque la costa, e la cassia, ossia le aree interne della Toscana. Occorre mettere in gioco più apporti finanziari, chiamando a contribuire direttamente i soggetti che insediati sul territorio ne sfruttano le risorse naturali. Si propone alla Regione Toscana,  ai Comuni dell'Amiata e a Enel Green power di sottoscrivere insieme alla Provincia un accordo di programma per finanziare congiuntamente l'opera, in modo che possa essere realizzata nei prossimi dieci anni per l'intero tratto da Paganico a Santa Fiora.



4. Netspring: RTPA, Maremma WiFi
Si deve consolidare la presenza di Netspring come soggetto di gestione della rete telematica della pubblica amministrazione della provincia che può costituire un asset fondamentale per il miglioramento di tutta la pubblica amministrazione locale e per ottenere risparmi significativi nella gestione amministrativa anche nel futuro. Netspring è patrimonio del territorio e come tale va tutelata ed eventualmente ripensata anche alla luce delle nuove norme intervenute in materia di società pubbliche. Interessante potrebbe essere anche la sua trasformazione in società patrimoniale con il conferimento in proprietà della rete provinciale. Il suo scopo rimane quello del servizio specializzato ai soci pubblici e dell'estensione dei servizi telematici al cittadino con l'accesso gratuito alla rete. Maremma WiFi raggiungerà la sua massima copertura attraverso una convenzione con il Parco della Maremma e il completamento dei programmi.



5. Rete dei Porti
La rete dei porti è l'insieme di interventi che i concessionari e i Comuni hanno pattuito insieme alla Provincia per realizzare un complesso di interventi di miglioramento, riqualificazione ambientale e di qualità dei servizi di accoglienza offerti nei porti, negli approdi turistici e nei punti di ormeggio di tutta la costa maremmana per un totale di 250 mil € di investimenti esclusivamente privati. Il progetto è all'attenzione della Regione Toscana perché sia oggetto di un approfondimento tecnico atto a ridurre considerevolmente la tempistica autorizzativa e a semplificare al massimo le procedure di approvazione. L'obiettivo è di avviare tutti gli atti di pianificazione previsti in ogni singolo porto supportando i Comuni nella fase di elaborazione.



6. Ricognizione partecipazioni (patrimoniale)
Occorre rivalutare la posizione dell'Amministrazione Provinciale in tutte le sue partecipazioni societarie anche quelle marginali, intendo per strategiche essenzialmente quelle legate all'esercizio di funzioni strumentali (Netspring, Consorzio Grosseto Lavoro) e di reti e infrastrutture provinciali (RAMA e SEAM). Ogni scelta dovrà essere confrontata con il complesso dei Comuni e delle categorie economico-sociali della provincia per non compromettere un patrimonio territoriale.
Interessante potrebbe essere lo sviluppo della società patrimoniale unica del Comune di Grosseto anche ai fini della gestione del patrimonio della Provincia ma anche più in generale del patrimonio  di tutti enti pubblici locali, partendo dal valutare la fusione fra Rama, Coseca e Grosseto Sviluppo.



7. Ufficio Entrate e potenziamento di alcuni settori
Da realizzare secondo il dettato dell'ultimo piano degli obiettivi della direzione generale. L'ufficio entrate consente di identificare con professionalità dedicate, adeguatamente formate ed incentivate un nucleo organizzativo che renda maggiormente consapevole e certo per l'ente l'accertamento delle entrate, ma anche di conseguenza per rendere maggiormente efficiente, in questo momento di crisi finanziaria, la programmazione degli interventi di spesa. Questo nuovo servizio può anche innescare, con la mobilità interna, un positivo riassetto dell'ente che deve essere in grado di esprimere sempre maggiore flessibilità organizzativa.
Necessario anche rafforzare la funzione degli acquisti, gare e contratti per valutare al meglio le azioni possibili di contenimento della spesa.



8. Il supporto ai Comuni
Nella nuova configurazione dovuta alla discussione sugli assetti istituzionali, la Provincia deve necessariamente riposizionarsi su un piano diverso da quello programmato inizialmente. Appare chiaro che un ambito tra i più importanti è quello di un più alto livello di servizio ai Comuni che potrebbero, nell'ipotesi di un possibile sbocco all'ente di secondo livello, trovarsi a gestire le funzioni di area vasta. Ipotesi che non convince fino in fondo, ma che ci consente di agionare sul cogliere oggi l'opportunità di mettere in sicurezza funzionamento e presidio soprattutto delle realtà minori. I Comuni, in particolare quelli più piccoli, infatti, sono meno strutturati sul piano amministrativo e sottostanno a sempre più stringenti norme che li obbligano in molti casi ad associare servizi importanti. Per questo è necessario destinare, già da questo esercizio, delle risorse e orientare sul piano organizzativo l'ente a che sia in grado di fornire supporti diversi, di natura informatica, di consulenza o di servizio, dalla pianificazione territoriale, alla stazione unica appaltante, nonché la conferma di alcune iniziative di rete esistenti.



9. Gestione impianti sportivi provinciali
La Provincia, oltre alle Palestre, è proprietaria di diversi impianti sportivi scolastici (impianti della Cittadella dello Studente in Grosseto, Piscina di Massa Marittima, Campo di atletica di Follonica). In questi anni la Provincia si è impegnata per affermare un nuovo modo di gestire gli impianti sportivi, integrandone le attività e favorendone il più ampio utilizzo da parte delle diverse discipline sportive. Gli impianti sportivi della Provincia necessitano, tutti, di interventi di manutenzione straordinaria. Questa può essere l’occasione per affermare un nuovo modo di intendere le relazioni fra Ente locale e settore privato, dovendosi le associazioni sportive assumere l’onere delle migliorie e delle manutenzioni straordinarie, a fronte dello scomputo del canone per un certo periodo di tempo. Si provvederà a pubblicare i bandi per la gestione allo scopo di avere impianti sportivi ristrutturati senza spese per la Provincia, garantendo ovviamente la priorità all’uso scolastico degli stessi.


10. Protocollo Antiviolenza
Il protocollo recentemente approvato deve trovare attuazione piena con il coinvolgimento dei Comuni, l'istituzione del fondo dedicato per l'organizzazione dei servizi dei punti di ascolto e della residenzialità temporanea con il diretto contributo del corpo di polizia provinciale.



11. Scuola cooperazione e istruzione tecnica superiore
Avviare l'operatività della scuola di cooperazione presso il Consorzio Grosseto Lavoro. Il finanziamento della scuola è garantito da fondi in prevalenza esterni e costituisce un importante contributo allo sviluppo di competenze per la crescita dell'intero settore produttivo. È necessario infatti consolidare la propensione alla collaborazione tra imprese, non solo nel settore cooperativo, per accelerare processi di aggregazione del sistema economico locale e formare professionalità in grado di compiere il salto di dimensione che oggi si rende necessario ad ogni livello. La scuola sarà in grado di utilizzare fondi regionali, europei e interprofessionali per la propria attività e potrà svolgere un valido anello di congiunzione tra il mondo del lavoro e la scuola superiore.
Ad accompagnare i centri di competenza, soprattuto quello legato all'agroalimentare, in fase di avvio, potrà essere sperimentata l'esperienza dell'ITS in agricoltura che insieme ai corsi di perfezionamento e post-lauream del polo universitario potrebbe costituire un nuovo ambito di intervento post diploma. Se la Regione deciderà in merito sarà compito della Provincia promuovere un largo partenariato per la costituzione della Fondazione dedicata.



12. Trasporto e assistenza per disabili
Pur non essendo strettamente legata alle competenze dell'Amministrazione provinciale, il trasporto e l'assistenza agli studenti disabili è un fiore all'occhiello della nostra offerta di servizio pubblico dalla quale non vogliamo retrocedere. È necessario invitare i Comuni e i loro servizi sociali ad un maggiore coinvolgimento per prevedere valutazioni accurate delle singole situazioni individuali e dell'eventuale compartecipazione da richiedere alle famiglie per operare in direzione dell'equità, dell'appropriatezza della prestazione e del coordinamento degli interventi senza sovrapposizioni o contraddizioni tra i diversi tempi scuola/dopo scuola.



13. Consorzio Grosseto Lavoro
Per l'Amministrazione provinciale il consorzio Grosseto Lavoro rimane un modello, secondo i canoni delle migliori esperienze europee, in cui domanda e offerta di lavoro, attraverso le articolazioni istituzionali presenti sul territorio, programmano interventi per l'orientamento e le politiche attive per il lavoro e integrano l'offerta del collocamento pubblico. Va garantita in questa fase, la prosecuzione delle progettualità in essere.  Sarebbe da avviare un confronto con la Regione Toscana perché possa essere valutato ed esportato anche nelle altre realtà provinciali, come segno proficuo di un nuovo rapporto tra i diversi attori istituzionali e tra il mondo dell'impresa e quello del lavoro.



14. Piano interprovinciale dei rifiuti
Nonostante le difficoltà di ordine politico sofferte, soprattuto nell'aretino, il piano interprovinciale potrebbe essere adottato entro la fine del mandato amministrativo. La base di partenza è l'attuale assetto che fa essere, ormai, questo territorio il più autonomo tra tutte le province toscane. I nostri indirizzi si sostanziano nell'incremento della raccolta differenziata con l'obiettivo di raggiungere quote rilevanti entro i prossimi 5 anni, di implementare l'impiantistica locale con un impianto a digestione anaerobica per l'organico e una revisione e conseguente allungamento di vita della discarica di Cannicci, l'uso dei gessi rossi provenienti dalla Tioxide per la chiusura e la bonifica delle discariche, la forte integrazione tra i territori dell'area vasta rispettando il più possibile l'autosufficienza dei singoli ambiti provinciali, favorire l'avvio di un settore del riciclo e della lavorazione dei rifiuti anche in provincia di Grosseto.



15. Osservatorio ambientale
Attraverso l'operatività delle 3 principali Autorizzazioni Integrate Ambientali è possibile disporre di strumenti di monitoraggio pubblico della piana di Scarlino, di grande rilievo. Con l'attivazione di un incarico professionale dedicato è possibile dare il via all'osservatorio ambientale che potrà essere utilizzato se richiesto anche da altre realtà locali. La professionalità in questione, di cui la Provincia è sprovvista, consentirà la lettura integrata in continuo dei dati disponibili delle centraline che controllano la qualità dell’aria installate dalle aziende industriali operanti nella Piana di Scarlino.



16. Accordo di programma Laguna di Orbetello
Con la fine della gestione transitoria e la partenza degli affidamenti e della realizzazione del piccolo impianto di trattamento delle alghe si passa alla nuova fase, la cd gestione ordinaria. Gli enti pubblici di riferimento, dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, dalla Regione Toscana, alla Provincia di Grosseto e al Comune di Orbetello, sono chiamati a sottoscrivere un accordo di programma che disciplina le singole attribuzioni di legge e l'organizzazione di una struttura amministrativa da affidare all'ente capofila per la gestione del complesso ambientale della Laguna di Orbetello. La Provincia di Grosseto non può contribuire finanziariamente ma mette a disposizione personale per le diverse competenze a cui sarà chiamata dall'accordo.
È nostra opinione realizzare una serie di attività sperimentali in laguna che migliorino le condizioni ambientali e che la rendano prima di tutto un'area di interesse internazionale per la ricerca in ambiente umido oltre ché un luogo a valenza produttiva che dà opportunità di lavoro. Le bonifiche  rimangono una nota dolente e potranno essere affrontate in parte con l'accordo sull'area ex Sitoco e in parte ricercando un rapporto con il Governo.



17. Laboratorio tecnologico
Entro il 26 giugno deve essere approvato il progetto definitivo del laboratorio tecnologico con la identificazione delle macchine che lo comporranno. È in fase di perfezionamento un protocollo con la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa per trasformare questa idea progettuale nel centro di ricerca della Scuola in provincia di Grosseto (5.000.000€). Il Laboratorio così concepito sarà complementare a quello già esistente e anch'esso gestito dalla Scuola a Pontedera (PI). Il soggetto gestore è stato individuato tramite gara europea in un ATI di imprese locali operanti nel settore dell'ICT che hanno proposto di ospitare il centro di ricerca in loc. Santa Rita nel Comune di Cinigiano.



18. Mitup
Il servizio di informazione e accoglienza turistica, dopo il contenzioso legale della scorsa estate, partirà nella prossima, arricchito dall'esperienza di formazione professionale di oltre 300 operatori turistici locali sulla piattaforma social e sull'uso della rete per la diffusione delle informazioni in modo capillare nelle singole realtà comunali. Durante la stagione sarà curata l'implementazione della capillarità del servizio coinvolgendo direttamente i singoli operatori seguendo l'esperienza già avviata con tutti i porti della provincia.
È nostro obiettivo consolidare su base pluriennale questo modello di informazione e accoglienza turistica, proponendo ai Comuni momenti di confronto e coordinamento.



19. Stati generali della viticoltura
obiettivo dell'amministrazione provinciale è accompagnare le attuali Strade del vino e dei sapori ad una integrazione e fusione nella nuova Strada del vino e dei sapori della Maremma Toscana, in coerenza con le politiche di marketing fin qui sostenute, come destinazione turistica e come promozione dei prodotti locali della Maremma Toscana, con l'approvazione della nuova DOC Maremma toscana e con l'esigenza, più in generale, di rappresentare con strumenti adeguati il sistema unico della Maremma senza più separazioni o frammentazioni per essere alla pari con gli altri sistemi toscani e, insieme a loro, maggiormente competitivi. Per questo, è necessario stimolare e accompagnare anche il percorso di aggregazione e integrazione delle attività dei Consorzi di tutela, per la necessaria costituzione del Consorzio a servizio della nuova denominazione ma anche per la razionalizzazione delle risorse che si rende necessaria. È auspicabile che questi processi aggregativi si completino in buona parte entro la fine dell'anno in corso. La Provincia mantiene il suo impegno per la presentazione del territorio nel suo insieme alla manifestazione italiana più importante, ossia il Vinitaly, congiuntamente alla CCIAA, senza però voler gestire direttamente la partecipazione alla fiera come fatto fino all'ultima edizione.



20. Polo tecnologico per l'industria e la trasformazione agroalimentare
La Regione Toscana ha approvato la realizzazione del polo tecnologico dell'agroalimentare toscano che sorgerà ad Alberese. Si occuperà, all'avvio, soltanto di alcune filiere ma poi abbraccerà tutto il campo delle produzioni alimentari unendo, per la prima volta nell'azione di governo toscana, l'agricoltura con la trasformazione industriale. L'intervento iniziale prevede l'utilizzazione di risorse già stanziate a residuo ed assegnate alla Provincia di Grosseto. La scommessa è molto grande perché la Regione assegna alla Provincia il ruolo di capofila del progetto. Entro il 26 giugno deve essere approvato il progetto esecutivo e prendere avvio la fase della realizzazione. Nel frattempo, sempre ad Alberese, aprirà i battenti il Laboratorio METE, realizzato con fondi comunitari per ospitare tutte le produzioni locali e offrire loro una vetrina di promozione e di commercializzazione online, curata dalla Netspring.



21. Aggressioni alle greggi
Il tema delle aggressioni alle greggi è più che mai attuale. La fase di studio sulla valorizzazione del lupo in purezza è in corso grazie ai finanziamenti life che sono stati assegnati ai nostri progetti. Gli allevamenti però reclamano maggiore concretezza e grazie agli approfondimenti scientifici di cui oggi siamo in possesso, saremo presto in grado di formulare proposte di gestione delle popolazioni degli ibridi a protezione degli allevamenti.

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