Partecipa a GrossetoOggi.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Boom di click per la campagna virale #coglioneNo, per la tutela dei lavori creativi

Tra gli autori del progetto un giovane grossetano

Condividi su:

GROSSETO - "Siamo lavoratori, non coglioni". E' questo, in sotanza, il concetto che milioni di giovani lavoratori vorrebbero gridare ogni volta a chi propone loro di lavorare a gratis in cambio di un po' di visibilità e della possibilità di aggiornare il proprio curriculum. Per loro lo ha fatto Zero, un gruppo di tre ragazzi freelance, che ha messo a punto una serie di video dal titolo #coglioneNo. Un video e un progetto per raccontare e condividere le difficoltà lavorative che i giovani creativi (e non solo) devono affrontare ogni giorno in Italia, tra ignoranza e sfruttamento. Ed è stato subito boom di visualizzazioni e condivisioni, tanto che i video sono finiti anche su i principali siti nazionali di informazione come Repubblica, Il fatto quotidiano o il Corriere della sera.
L'idea è semplice: nessuno si sognerebbe mai di pagare l'idraulico, o il giardiniere, o l'antennista con della visibilità. E allora perchè proporla a un giovane designer? O a chi ha scelto di svolgere un lavoro creativo e ha bisogno di farsi notare? Da qui il progetto provocatorio "freelance si, #coglioneNo" che non vuole solo svolgere un'opera di sensibilizzazione sulla realtà lavorativa attuale, ma anche incoraggiare i giovani a non accettare lavori a gratis.
Gli Zero sono Stefano De Marco, Alessandro Grespan e Niccolò Falsetti, quest'ultimo di origini grossetane, attualmente impegnati nella produzione di Erasmus 24_7, il primo documentario sull’Erasmus che vuole raccontare l'esperienza dell'Erasmus attraverso il video di un viaggio in 7 diverse città, a contatto con 7 diversi studenti.

Per vedere il viedo clicca qui.

 

Condividi su:

Seguici su Facebook