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Su change.org oltre 20mila firme per salvare il lupo maremmano

L'associazione ambientalista La Duna di Follonica lancia una petizione online

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FOLLONICA - Il problema dei predatori di greggi e della coseguente corsa ai ripari da parte delle associazioni ambientaliste per la tutela del lupo arriva anche su change.org, un sito dedicato alle petizioni on line. Oltre 20mila firme in un mese già raccolte da La Duna, associazione ambientalista di Follonica, ideatrice della petizione, che analizza il fenomeno della nuova "caccia ai predatori" e della contrapposizione sempre più acuta tra ambientalisti e allevatori. "Il problema dei lupi, cani inselvatichiti, randagi o ibridi che dir si voglia - afferma Marco Stefanini dell'associazione -, ha dei momenti sempre più frequenti di tensione, dovuti a maggiori predazioni, maggiori danni, maggior sensibilità da parte di organizzazioni e media di cavalcare lo sdegno, vero o finto, dei diversi soggetti interessati: allevatori, ambientalisti-animalisti, istituzioni, politici, media in genere. Tuttavia non si ricorda un simile scempio nei confronti della popolazione canide selvatica presente in Maremma, sia toscana che laziale, con lupi ammazzati a fucilate, a bastonate, con trappole di ogni tipo, lacci strangolatori e, una volta uccisi, scaricati nelle pubbliche piazze dei comuni collinari del grossetano. Di ieri la notizia di un lupo ucciso, evirato, decapitato e appeso ad un ponte nella Maremma laziale".

Il problema non è da meno anche nella Maremma Toscana. "Abbiamo assistito, giorno dopo giorno, - continua Stefanini - ad un aumento costante del fenomeno e siamo arrivati a contare otto lupi o ibridi ammazzati in due mesi solo nella Maremma toscana. Nello stesso momento le predazioni, le paure finte o vere di alcuni settori della popolazione, facevano crescere anche lo "scontro" mediatico tra le varie realtà in gioco. A rimetterci il lupo e le pecore insieme a coloro che soffrono di danni economici. Perchè è vero che danni economici ci sono, nessuno lo nega. Per varie ragioni non si riesce a mantenere un livello "accettabile" di coesistenza tra il mondo selvatico e il mondo economico. Ci sono a tutt'oggi delle forti difficoltà a far passare il messaggio che le greggi devono essere maggiormente vigilate nei pascoli, ci deve essere un maggiore ricorso ai cani da pastore, alle recinzioni e a sistemi incruenti volti a scoraggiare la predazione. Parte degli allevatori vuole solo l'eliminazione del lupo e basta, non accetta la sua esistenza. Ciliegina sulla torta si è cominciato a parlare di lupi che inseguono scuolabus carichi di bimbi, che immancabilmente fotografano con lo smartphone di dotazione il "lupo cattivo" e immancabilmente, il giorno dopo, si scopre (come prevedibile) che il "lupo con l'acquolina in bocca" non era altro che un cane allontanatosi dal suo padrone che giocava a rincorrere un automezzo".

E' così che, su internet, nasce la raccolta firme indirizzata niente di meno che al presidente della Regione Toscana. "Preoccupati da tutto questo - spiega Stefanini - e dal fatto che sembra inarrestabile la strage dei lupi, abbiamo messo in campo una petizione online sul sito specializzato "change.org" indirizzato al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, per un rapido intervento presso gli organi Istituzionali competenti per aumentare il controllo del territorio, far cessare i fenomeni di bracconaggio verso un animale protetto da leggi italiane ed europee e velocizzare i sistemi di risarcimento per le predazioni verso le greggi. In poco meno di un mese siamo arrivati a 20mila firme provenienti da tutto il mondo, di persone che amano il lupo e amano il nostro territorio, la selvaggia Maremma e la loro gente. Le adesioni stanno pervenendo al presidente della Toscana Enrico Rossi, l'assessore all'ambiente Bramerini e il presidente della provincia Marras nella speranza che il controllo contro il bracconaggio continui e aumenti. Auspichiamo che le misure recentemente messe in campo dalla provincia abbiano successo e le aziende danneggiate riescano a trarne qualche beneficio. Noi, associazione La Duna, WolfEmergency, Save the wolves e tutte le migliaia di persone che amano il lupo e la natura e hanno firmato l'appello, pretendiamo che la Legge venga fatta rispettare e che le Istituzioni trovino i sistemi per arrivare ad un equilibrio senza dover assistere tutti i giorni ad episodi di crudeltà malata verso questi animali. E che non si parli più di deroghe per l'abbattimento di questo meraviglioso animale".

 

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