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Marras: "Tante inesattezze sul piano dei rifiuti"

"Vorrei chiudere il dibattito su questo argomento effettuando delle precisazioni"

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GROSSETO - E' un Leonardo Marras deciso a scrivere la parola fine sull'argomento legato al piano dei rifiuti interprovinciale: attraverso la rassegna stampa degli ultimi mesi, il presidente della Provincia analizza le critiche ricevute negli ultimi mesi:

"Credo che in molti abbiano commentato senza aver letto il Piano: noi cambiamo la metodologia della raccolta, che sta passando da in linea a porta a porta. Nel giro di poco tempo, ovvero nel 2018, arriveremo al settanta per cento della raccolta differenziata in provincia di Grosseto. Nel nostro territorio sono enormi le difficoltà viste le distanze, ma dire che questo progetto favorisce l'incerenitore è un qualcosa di sbagliato. Stiamo cercando di ridurre l'uso degli inceneritori in maniera drastica, e la raccolta porta a porta è uno strumento fondamentale per raggiungere questo scopo. Non mi è piaciuta l'ultima posizione di Legambiente, che forse non ha ben compreso l'obiettivo della soluzione adottata. Abbiamo bisogno di impianti flessibili che abbiano la possibilità di cambiare pelle, e vediamo nell'impianto delle Strillaie una soluzione strategica. Qualità, quantità ed efficienza sono gli aspetti fondamentali per l'abbassamento delle spese, perchè la raccolta e il trasporto rappresentano i costi maggiori. Gli impianti devono essere dimensionatii, e questo ridurrà l'impatto sulle tariffe. Potrà essere usato per il bio digestore, una prospettiva futura importante se i comuni vorranno sfruttarlo. Abbiamo un territorio messo in sicurezza per i prossimi 25 anni, nel corso dei quali non vedremo le emergenze delle altre regioni. Ripeto che l'inceneritore non è nel piano, in quanto produrremo sempre meno materiale da destinarci: utilizzeremo quello di Scarlino, ma cercando di sfruttarlo nella minor quantità possibile. L'impianto di Strillaie, dopo aver ricevuto aspre critiche, viene adesso ammirato da tutti.  In conclusione, credo che le polemiche siano normali: abbiamo aspettato per rispondere perchè sarebbe stato impossibile ribattere colpo su colpo ma qui c'è un cambio di linea, che deve essere apprezzato in maniera oggettiva. Il mondo cambia, e possiamo dare alla comunità uno strumento in grado di mutare pelle e di raggiungere concretamente gli obiettivi che siamo prefissati. Anche Siena ed Arezzo, nei prossimi giorni, approveranno il piano che consentirà una maggiore serenità per tutti, e poter condividere con altri comuni le stesse soluzioni." 

“Uno dei capisaldi del Piano - aggiunge Patrizia Siveri, assessore provinciale all'Ambiente - è la sicurezza e la flessibilità degli impianti, che si potranno trasformare in rapporto al graduale aumento della differenziata, garantendo l'efficienza della gestione e il contenimento dei costi a carico dei cittadini. Le Strillaie, avranno un ruolo determinante, con la possibilità di modificare l'attuale struttura con un biodigestore e di una terza linea di trattamento dei rifiuti. Una via da seguire per il contenimento dei costi sarà quello di mettere le Strillaie a disposizione degli altri ambiti: non solo delle province di Grosseto, Siena e Arezzo e della Val di Cornia, che sono i territori compresi in questo Piano interprovinciale, ma anche del resto della Toscana. Ad oggi è autorizzato il trattamento da parte dell'impianto delle Strillaie di 27mila tonnellate di organico e verde. Grosseto arriva appena al conferimento di 10mila tonnellate, c'è quindi un buon margine di miglioramento”.

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