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Rifiuti, Rifondazione Comunista Follonica: "Se si rispettassero le regole dell'Ue avremmo costi minori e alcuni impianti in meno"

Il partito si rivolge al presidente della Provincia Marras e all'assessore Siveri

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GROSSETO - Continua il botta e risposta sulla gestione dei rifiuti da parte della Provincia di Grosseto. Questa volta è Rifondazione Comunista Follonica a intervenire. "Il presidente Marras e l’assessore Sivieri - si legge nel comunicato - non hanno compreso, o non vogliono comprendere, che le critiche che vengono mosse da più parti al Piano interprovinciale sulla gestione dei rifiuti sono critiche avanzate da lungo tempo e che nessuno ha mai preso in considerazione negli anni trascorsi. Nascono innanzitutto dal fatto che Regione, Provincia ed in moltissimi casi anche Comuni, non hanno mai promosso azioni per far rispettare le leggi europee e nazionali, che chiedono il raggiungimento della percentuale del 65% di raccolta differenziata entro la fine del 2012: questa situazione crediamo sia ben nota ai due politici.

Se si fossero attuate le direttive europee e nazionali, le quantità di rifiuti indifferenziati prodotte sul territorio sarebbero risultate decisamente inferiori a quanto previsto dal Piano Ato; molti degli impianti di trattamento dei rifiuti indifferenziati risulterebbero quindi inutili o in sottoproduzione. Questa è una situazione che si sarebbe potuta ipotizzare già ai tempi delle prime progettazioni della gestione rifiuti. Ma così non è stato fatto: si è fatto costruire un impianto (Le Strillaie) con l’impegno di fornirgli quantità di indifferenziato che ben si sapeva non sarebbe stato disponibile se si fosse applicata la legge 152/2006.

Il Piano riporta che attualmente sul territorio Ato Sud ci sono impianti per trattamento di indifferenziato per complessive 378.081 tonnellate, ma se nel 2012 si fosse raggiunta la percentuale del 65% di differenziata prevista dalla legge, i rifiuti da trattare negli impianti (calcolati sulla base dei dati Arrr) risulterebbero solamente 195.032 tonnellate. Qualche impianto, ad esempio "Le Strillaie", sarebbe inutile.

Questi sono elementi che il Presidente Marras e l’assessore Sivieri dovrebbero ben conoscere: ci lasciano esterrefatti le dichiarazioni che la raccolta differenziata raggiungerà il 70% nel 2018 (senza considerare che il Piano poi parla in effetti di anni tra il 2018 ed il 2020) quando già nel 2012 avremmo dovuto avere il 65% e siamo fermi al 30%. Ed infine i costi. Esistono fior di trattati e documentazioni provenienti da numerose parti d’Italia ed università che testimoniano come le raccolte differenziate spinte (domiciliari con tariffe premianti) portano a riduzione dei costi delle gestioni dei rifiuti e soprattutto ad aumenti di posti di lavoro.Basta documentarsi, non si deve inventare nulla, basta copiare (o aver la volontà politica di farlo) e non fare demagogia. Ci raccontano spesso che "dobbiamo farlo perché lo dice la UE": sappiate che "smettere di incenerire" lo dice la UE".

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