Grosseto: "Avremmo preferito non commentare le affermazioni del Governatore Rossi di ieri in occasione di un incontro istituzionale tra lo stesso e le rappresentanze sindacali sulla questione Mabro, come pure siamo sicuri che quelle affermazioni sono emerse in un contesto teso, non solo per la oggettiva situazione di difficoltà delle lavoratrici della Mabro, ma anche per un clima, tutto interno alla rappresentanza sindacale, che da tempo ormai somma alle legittime e dovute richieste di chiarezza per il futuro e rispetto degli elementi essenziali del rapporto di lavoro quali lo stipendio, comportamenti, da parte di alcune rappresentanti aziendali, che hanno puntato a tenere alta la conflittualità anche verso quelle lavoratrici che, pur affrontando enormi difficoltà , hanno cercato in questo periodo di collaborare alla ricerca di una continuità operativa dell’azienda". queste le parole del Presidente degli industraili Mario Salvestroni, che puntualizzando continua: La storia è nota, non vale quindi la pena ripercorrerla, ma ci occorre l’obbligo rimarcare come il Governatore Rossi non possa trasformare le attuali difficoltà , nonostante il tanto impegno profuso, che incontra l’istituzione che presiede a risolvere l’annosa vicenda della Mabro, in un atto di accusa verso una categoria, quella degli industriali, responsabile, secondo quanto riportato dagli organi di stampa, della non risoluzione della vicenda.
Occorre rimarcare il fatto che gli imprenditori oggi sono impegnati in una strenua battaglia per sostenere e difendere le proprie imprese, dovendo combattere, non già con competitor più qualificati, ma con una imposizione fiscale superiore al 70% (Total tax rate anno 2010 68,6%), incrementata ulteriormente dall’IMU e dall’inasprimento dell’IRAP maggiorata in Toscana per molte aziende di capitali del 24%. Imprenditori che, comunque, come dice lo stesso Rossi, non sono incentivati ad investire in una azienda che somma alla indiscussa professionalità delle maestranze, un livello di conflittualità interna è da sempre così elevato.
Il Governatore sa anche quanto sia importante sostenere il settore industriale della Toscana, a detta dello stesso, a rischio deindustrializzazione a causa di modelli di sviluppo affascinanti in teoria ma che purtroppo non sono sostenibili nella ricerca di un valore aggiunto essenziale, per mantenere il livello di sostenibilità sociale che tutti riconosciamo alla nostra regione.
Ma è in questi momenti così difficili che si deve continuare il percorso sinergico tra istituzioni ed imprese finalizzato a creare le nuove condizioni per la crescita e non lasciarsi trascinare dal perfido gioco delle polemiche. Occorre quindi continuare tutti, istituzioni, imprese e sindacati, come la nostra Confindustria ha sempre fatto, ognuno nell’ambito delle proprie competenze, a lavorare per non disperdere il valore che industrie come la Mabro rappresentano.