GROSSETO - La petizione sull’emergenza ungulati e predatori, approvata dall’assemblea regionale Cia nei giorni scorsi, ha ottenuto un primo risultato: il presidente della Commissione agricoltura del Consiglio regionale Loris Rossetti, ha infatti promosso questa mattina un’audizione con le organizzazioni agricole ed esperti, per approfondire l’emergenza predatori, annunciando un analogo incontro a breve sul tema ungulati.
Secondo Cia Toscana, che è intervenuta all’incontro con il vicepresidente Enrico Rabazzi, le priorità sono due: un piano urgente per l’eradicazione di ibridi e randagi e l’adozione di misure immediate a sostegno degli allevatori. "Per risolvere il problema non c’è da inventarsi nulla – ha sottolineato Enrico Rabazzi – è lo stesso piano per la conservazione del lupo elaborato dall’Ispra a fornirci le risposte. In quel documento, l’Ispra individua nel fenomeno dell’ibridazione del lupo la principale minaccia alla sua conservazione ed alla biodiversità , proponendo misure drastiche per l’eliminazione degli ibridi e dei randagi. Basterebbe applicare quel piano – ha proseguito Rabazzi – per ridimensionare fortemente il problema. Tuttavia uno degli ostacoli da rimuovere – ha concluso il vicepresidente Cia Toscana – sono le norme della Legge 281/91, che impongono ai Comuni il mantenimento e l’accudimento dei cani catturati, con costi elevatissimi ed insostenibili per gli Enti locali". Sul fronte degli interventi a sostegno degli allevatori, la Cia Toscana propone una strategia basata su due azioni: "Va superato il sistema basato sull’assicurazione – ha aggiunto - che si è rivelato assolutamente inefficace; occorre ripristinare al più presto il risarcimento dei danni, comprendendovi i danni diretti ed indiretti. Inoltre occorre garantire la totale copertura dei costi per le azioni di prevenzione, i cui costi non possono gravare sulle imprese. Gli allevatori non possono più attendere – ha concluso –, ci aspettiamo dalla Regione Toscana e dal Governo provvedimenti rapidi ed efficaci".