GROSSETO - "La nostra provincia, come il Paese, sta attraversando una crisi caratterizzata da mancanza di lavoro e contrazione di domanda interna. Per questo occorre che riparta la richiesta di consumi per contrastare l’imperante disoccupazione e la mancanza di lavoro.
Da tempo - dichiara Mauro Carri, direttore dell'Ance, - i più attenti osservatori ed esperti economici, sostenuti anche da coraggiose scelte di altri Paesi europei, hanno evidenziato che è con la ripresa del settore delle costruzioni e dell’immobiliare che può avvenire una rapida inversione di tendenza per contrastare l’attuale situazione di declino occupazionale.
Ciò è tanto più evidente nella nostra provincia per il ruolo storicamente di rilievo e determinante che l’industria delle costruzioni e del comparto edile hanno sempre avuto. La nostra economia locale subisce le negatività di una crisi di reddito, generata e sostenuta da una sempre più evidente crisi di lavoro causata sia da licenziamenti che da limitazioni nella domanda di nuovi posti di lavoro. Tale situazione è ancora più grave per le economie indotte ed i servizi che sono correlati al settore delle costruzioni, tra cui vale ricordare: i tecnici liberi professionisti, le agenzie immobiliari, i distributori di materiali e di componentistica edile e quant’altro.
Il settore delle costruzioni ha un’alta propensione alle assunzioni e di una rapida capacità di redistribuzione della ricchezza economica nel tessuto produttivo anche locale.
Per questo - prosegue Carri - una consistente azione di rilancio degli investimenti nei lavori pubblici, potrebbe essere tra le più utili ed idonee scelte di politica economica che avrebbe impatto positivo e diffuso anche nei territori comunali. Siamo convinti che oltre agli incentivi fiscali per le ristrutturazioni delle case – che stanno tendenzialmente dando risultati interessanti se sostenuti dal credito bancario - proprio i lavori pubblici potrebbero contrastare gran parte della disoccupazione e valorizzare le infrastrutture territoriali.
Occorrono vere ed adeguate risorse per il rilancio a breve dell’occupazione nel settore delle costruzioni e riteniamo che tale investimento sarebbe ancora più positivo proprio in questo periodo, in cui timidi segnali di freno alla caduta economica complessiva sono stati evidenziati.
Riteniamo che potrebbero essere concentrati investimenti nella salvaguardia dei territori, nella messa in sicurezza di scuole e nelle infrastrutture viarie.
Adesso - conclude il direttore dell'Ance - la responsabilità passa alla capacità di una politica con idee chiare per produrre le azioni in fatti".
Ciò è tanto più evidente nella nostra provincia per il ruolo storicamente di rilievo e determinante che l’industria delle costruzioni e del comparto edile hanno sempre avuto. La nostra economia locale subisce le negatività di una crisi di reddito, generata e sostenuta da una sempre più evidente crisi di lavoro causata sia da licenziamenti che da limitazioni nella domanda di nuovi posti di lavoro. Tale situazione è ancora più grave per le economie indotte ed i servizi che sono correlati al settore delle costruzioni, tra cui vale ricordare: i tecnici liberi professionisti, le agenzie immobiliari, i distributori di materiali e di componentistica edile e quant’altro.
Il settore delle costruzioni ha un’alta propensione alle assunzioni e di una rapida capacità di redistribuzione della ricchezza economica nel tessuto produttivo anche locale.
Per questo - prosegue Carri - una consistente azione di rilancio degli investimenti nei lavori pubblici, potrebbe essere tra le più utili ed idonee scelte di politica economica che avrebbe impatto positivo e diffuso anche nei territori comunali. Siamo convinti che oltre agli incentivi fiscali per le ristrutturazioni delle case – che stanno tendenzialmente dando risultati interessanti se sostenuti dal credito bancario - proprio i lavori pubblici potrebbero contrastare gran parte della disoccupazione e valorizzare le infrastrutture territoriali.
Occorrono vere ed adeguate risorse per il rilancio a breve dell’occupazione nel settore delle costruzioni e riteniamo che tale investimento sarebbe ancora più positivo proprio in questo periodo, in cui timidi segnali di freno alla caduta economica complessiva sono stati evidenziati.
Riteniamo che potrebbero essere concentrati investimenti nella salvaguardia dei territori, nella messa in sicurezza di scuole e nelle infrastrutture viarie.
Adesso - conclude il direttore dell'Ance - la responsabilità passa alla capacità di una politica con idee chiare per produrre le azioni in fatti".