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Valente risponde al sindaco di Pitigliano:

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GROSSETO – Il presidente di Coseca, Roberto Valente risponde al sindaco di Pitigliano in merito ai presunti licenziamenti degli operatori della Cooperativa Elce dovuti al passaggio di Coseca in SEI Toscana. “Credo che il sindaco di Pitigliano non abbia reso un buon servizio agli operatori della cooperativa e alle loro famiglie uscendo sui quotidiani locali con una notizia che posso tranquillamente affermare non risponde alla realtà, ed è per questo che mi sento in dovere di fare chiarezza sul futuro che attende i sei operatori
attualmente impiegati nella raccolta porta a porta. Il passaggio di Coseca al nuovo gestore SEI Toscana è necessariamente complesso e prevede una riorganizzazione di tutti i servizi attualmente in essere nelle tre province di Arezzo, Grosseto e Siena per garantire una revisione e razionalizzazione dei costi capace di assicurare una spesa meno gravosa per le tasche dei cittadini.

Attualmente esiste un tavolo regionale fra le organizzazioni sindacali e la nuova società che si sta confrontando da tempo per cercare di risolvere le problematiche riguardanti i lavoratori a vario titolo precari, fra cui quelli interinali e quelli legati alle cooperative. Problematiche non facili da risolvere anche per i vincoli sui costi del servizio imposti dal bando di gara indetto da ATO Toscana Sud per l’individuazione del gestore unico. Nell’ottica di tale riorganizzazione Coseca ha analizzato anche la situazione del comune di Pitigliano e, al momento, potrebbe risultare necessario non avvalersi più del lavoro di una sola persona che andrebbe sostituita da uno dei lavoratori che fino a pochi giorni fa erano impiegati presso la discarica del Tafone. Come tutti sanno nel 2011 Coseca ha deciso di prendere in gestione la discarica che era stata chiusa e bloccata dalla Procura per permettere ai Comuni che conferivano là i propri rifiuti di non pagare costi di smaltimento esorbitanti dovuti al trasporto dei rifiuti in discariche molto più lontane. Un impegno gravoso a livello economico, con l’assunzione dei sette dipendenti della ditta che sino a quel momento era incaricata di gestire la discarica, che è stato comunque portato a termine per offrire un aiuto ai tanti comuni maremmani dell’area sud. Con la chiusura definitiva della discarica del Tafone, avvenuta pochi giorni fa, è stato previsto il reimpiego di uno di questi lavoratori nell’area del Tufo ed è per questo che forse sarà necessario non avvalersi di uno, e uno soltanto, operatore della Cooperativa Elce. Con la scusa del passaggio a SEI Toscana avremmo potuto lavarci le mani, non facendoci carico di questa ristrutturazione, rimettendo i costi extra all’Amministrazione comunale oppure non avvalendoci più del lavoro degli operatori della Cooperativa, ma questo modo di operare non ci appartiene. Vorrei ricordare che al momento dell’assunzione del servizio nel comune di Pitigliano Coseca, pur non avendo alcun obbligo di legge, ha comunque deciso di avvalersi della Cooperativa per garantire un lavoro ad alcuni cittadini locali e un sostentamento alle rispettive famiglie. E’ proprio per tutelare loro che, anche in questo delicato momento di passaggio ad una nuova realtà, non abbiamo assolutamente abbassato la guardia ma abbiamo sempre rivendicato le nostre posizioni, a difesa del nostro territorio e dei suoi abitanti. Prima di “fare la guerra” sui giornali, il sindaco avrebbe potuto chiamare il sottoscritto per discutere in modo sereno della situazione, senza uscire con affermazioni allarmistiche. In tal senso, colgo l’occasione per ribadire che Coseca non può tagliare lo stipendio ai propri dirigenti dal momento che non ha una propria classe dirigenziale. Una scelta presa dall’azienda proprio per evitare costi inutili e gravosi per le tasche dei cittadini. Invece di fare polemica lavoriamo tutti insieme per il bene di tutti. Che siano dipendenti della società o delle Cooperative poco importa: compito mio e di Coseca è e sarà sempre quello di tutelarli in ogni occasione, cercando di garantire a loro e alle proprie famiglie un futuro più certo, e ai cittadini tutti un servizio sempre più efficiente, accurato e a costi possibilmente inferiori”.

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