GROSSETO - "Quella dell'8 marzo è una data significativa per tutte le donne, un'importante occasione di riflessione sui problemi della società di oggi. Quest'anno la celebrazione in Toscana coincide con alcune signicative novità sul tema della salute ed in particolare della salute di genere, inserita tra le priorità del sistema sociosanitario della Regione Toscana: un buon segnale di attenzione alle donne e all’appropriatezza di cura rispetto ai bisogni crescenti di salute delle nostre comunità . In questo senso il parere favorevole espresso dal Consiglio sanitario sulla somministrazione Ru486 anche nelle strutture non ospedaliere, comunque sotto controllo medico e con garanzia di supporto professionale sanitario anche a casa, è una significativa novità . Si tratta di un parere di carattere tecnico, presupposto indispensabile per dare il via ad una legge regionale attesa dalle donne e sostenuta dalle tante associazioni impegnate sul fronte della piena applicazione della 194, una legge che a distanza di più di trent’anni trova nella diminuzione del ricorso all’interruzione di gravidanza la verifica della sua positività .
Una volta assunto dalla giunta regionale, il provvedimento farà della Toscana la prima regione sensibile non solo alla tutela dei diritti di scelta delle donne, ma anche alle modalità della loro attuazione. A questo punto, occhi puntati sul Consultorio, luogo deputato alla somministrazione della pillola Ru486. C’è tanto lavoro da fare per rilanciarne l’azione e per integrarla non formalmente con gli altri presidi di salute dei territori. Formazione del personale, garanzia di diverse figure di riferimento che ne limitino la sanitarizzazione senza contrapposizioni professionali non solo inutili ma deleterie per l’utenza: occorre tutto questo perché le donne della Toscana possano trarre tutto il vantaggio possibile da una decisione che va incontro alle loro legittime richieste di sicurezza e rispetto. Se la legge non rimane nei cassetti sarà un buon 8 marzo".