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Fare Grosseto fa il punto sui problemi della scuola

"Genitori costretti a fornire alle scuole sapone, carta igienica e fotocopie

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GROSSETO - Fare Grosseto punta l'attenzione sulla questione istruzione. “Non è corretto addossare completamente al governo Berlusconi  i problemi che ha oggi la scuola - commentano dal movimento, che fa poi un'analisi: “L'unica certezza è che il governo Monti non è stato mai stato accanto ai docenti e agli studenti e non ha fatto mai nulla per la scuola, anzi ha accusato gli insegnanti di non svolgere tutto il loro orario curriculare”.
Fare Grosseto fa notare che Monti, lo scorso anno, ha tagliato i finanziamenti all'istruzione, invece d'intervenire sui super stipendi, le super pensioni e sui doppi incarichi, come gli italiani si aspettavano.
Ma quali sono gli altri interventi urgenti per il mondo della scuola? “E' fondamentale intervenire sull'edilizia scolastica  - proseguono - con opere di restauro e di messa in sicurezza, ma anche strutturare le aule nell'ottica della modernizzazione e delle nuove tecnologie. E' necessario assicurare alle scuole quei finanziamenti che adesso sono venuti a mancare, relativi all'acquisto di beni di ordinaria utilizzazione, ad esempio,il sapone,  la carta igienica e la carta per fotocopie. Anche a Grosseto le famiglie sempre più spesso devono provvedere a fornire materiale vario agli istituti frequentati dai loro figli”.
Poi il discorso si sposta sull'occupazione. “Il precariato, fenomeno anche questo ben visibile anche a Grosseto, è una delle più grandi ferite della scuola – fanno notare con amarezza dal movimento - ed è necessario che il Governo intervenga concretamente con percorsi d'immissione in ruolo ed affrontando e risolvendo tanti altri problemi, come la riduzione illogica del numero degli insegnanti di sostegno, il blocco dei pensionamenti voluto dal ministro Fornero, e come la riduzione del finanziamento per le attività sportive nelle scuole.”
“Ci auguriamo – concludono da Fare Grosseto – che almeno parte di queste annose problematiche siano risolte. Vorremmo che la popolazione, a partire dai nostri concittadini, fosse sensibile alle questioni che riguardano la pubblica istruzione, un settore molto importante che va ad incidere sul futuro dei più giovani e quindi sul futuro del nostro Paese”.
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