FOLLONICA – Dopo la presentazione del libro di Silvano Polvani “Chi-Chi-Chi-le-le-le” dedicato ai minatori cileni, avvenuta a Follonica, Stefano Massei, l’ingegnere di Enel Green Power che partecipò al salvataggio dei 33 minatori rimasti intrappolati a 700 metri di profondita dall’agosto all’ottobre 2010, ritorna sul testo redatto da Polvani e sulla vicenda.
“Si tratta di un libro bello e originale – dice Massei – che racconta una storia tragica conclusasi con un lieto fine. Aver partecipato alle operazioni di salvataggio è stato una responsabilità e un onore, un compito che ho potuto svolgere grazie alla professionalità maturata in Enel Green Power e all’esperienza fatta nella geotermia in terra toscana. A Follonica, anche grazie all’Associazione Nazionale Seniores Enel, abbiamo trovato un pubblico numeroso e interessato che desidero ringraziare di cuore perché mi ha fatto rivivere quei momenti intensi e palpitanti”.
Stefano Massei, 58 anni, è ingegnere toscano di Enel Green Power: La sua grande esperienza nel settore delle perforazioni, maturata in Toscana e successivamente in California, Francia, Olanda ed El Salvador, fece sì che fosse scelto come responsabile della soluzione C – quella ispirata agli scavi petroliferi – del progetto per salvare “los 33”. La vicenda si concluse con il lieto fine, tutti i minatori furono salvati e Massei, che adesso è operativo in Toscana tra le province di Pisa, Grosseto e Siena anche come sede di lavoro, ha ricevuto riconoscimenti importanti come il Pegaso d’argento dalla Regione Toscana e la Torre di Pisa d’argento dal Comune di Pisa.
Stefano Massei, 58 anni, è ingegnere toscano di Enel Green Power: La sua grande esperienza nel settore delle perforazioni, maturata in Toscana e successivamente in California, Francia, Olanda ed El Salvador, fece sì che fosse scelto come responsabile della soluzione C – quella ispirata agli scavi petroliferi – del progetto per salvare “los 33”. La vicenda si concluse con il lieto fine, tutti i minatori furono salvati e Massei, che adesso è operativo in Toscana tra le province di Pisa, Grosseto e Siena anche come sede di lavoro, ha ricevuto riconoscimenti importanti come il Pegaso d’argento dalla Regione Toscana e la Torre di Pisa d’argento dal Comune di Pisa.
