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La Vigilanza Antincendi Boschivi compie 40 anni

L'associazione conta in Maremma il maggior numero di volontari di protezione civile

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FOLLONICA – La Vigilanza Antincendi Boschivi, o più comunemente Vab, esattamente due giorni fa ha festeggiato 40 anni di attività. Correva l'anno 1974 quando, precisamente in un sottoscala di via Benedetto Dei a Firenze, un gruppo di amici e appassionati dell'ambiente si riunirono e fondarono le basi dell'associazione, in tempi in cui termini come “volontari” e “protezione civile” erano ancora sconosciuti o quasi alla popolazione, mancando completamente un supporto volontario nella lotta agli incendi boschivi, che fino ad allora gravava completamente sul Corpo Forestale dello Stato e il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Con il tempo la Vab si è ingrandita, espandendosi in Toscana e in molte altre regioni italiane, diversificando anche i suoi compiti, che oltre all'antincendio boschivo adesso comprendono tutte le attività di supporto del volontariato di protezione civile. La Vigilanza Antincendi Boschivi è arrivata nella provincia di Grosseto, a Follonica, nel 1998, quando un volontario, dopo aver raccolto esperienze in altre province toscane, incominciò a riunire le persone che desideravano impegnarsi in prima persona nella lotta al fuoco e nella salvaguardia ambientale. Un inizio non facile, che si scontrò soprattutto con la penuria di attrezzature.
Oggi la Vab conta 8 sedi, tra sezioni e distaccamenti, quasi 200 volontari con 16 automezzi, che comprendono fuoristrada attrezzati, autobotti e furgoni polilogistici di soccorso, rappresentando così l'associazione di volontariato di protezione civile più numerosa sul territorio. “Siamo tutti molto soddisfatti del risultato raggiunto negli anni – racconta Stefano Bianciardi, responsabile provinciale dell'associazione, –. Negli ultimi 2 anni abbiamo anche avuto un incremento delle fila associative. Un fenomeno che ci aiuta a garantire continuità nei servizi e a poter realizzare i nostri progetti".
I volontari della Vab in Maremma, in costante prontezza operativa, oltre ad impegnarsi nella lotta agli incendi boschivi, forniscono infatti supporto nelle emergenze maltempo e in tutte le altre attività di protezione civile, come è successo per l'incendio della pineta a Marina di Grosseto, l'alluvione di Albinia, i forti allagamenti dello scorso inverno o la ricerca del pensionato scomparso Antonio Proia. Una grande prova di volontà sociale e spirito di abnegazione, sempre a carattere gratuito, che oggi, come nel 1974, anima i volontari della Vigilanza Antincendi Boschivi.
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