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Centro studi Cna: "La riduzione dell’IRAP, per le piccole imprese, è poco più di un'aspirina"

"La tassazione complessiva, infatti, calerà di un misero 0,60%"

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GROSSETO - "La decisione del Governo di abbassare l’aliquota base IRAP del 10%, pur costituendo un segnale importante, avrà una incidenza minima sul Total Tax Rate (TTR) delle piccole imprese.
Il Centro studi della CNA stima infatti in appena 0,6 punti percentuali: dal 63,8% al 63,2% la riduzione del TTR.
Considerando che il taglio IRAP del 10% si applica esclusivamente all’aliquota base del 3,90%, la riduzione effettiva risulta di poco superiore al 9%, per due banalissimi motivi: non incide sulle aliquote IRAP aggiuntive stabilite dalle singole Regioni e determina un aumento dell’addizionale regionale IRPEF.
Tutti sanno che l’IRAP relativa al costo del lavoro può essere dedotta dal reddito. Per tale motivo nel momento in cui l’IRAP si riduce, aumentano automaticamente i tributi calcolati sul reddito d’impresa.
Di conseguenza, la riduzione dell’IRAP determina un aumento automatico dell’IRPEF e dei contributi pensionistici.
Nella sostanza, quindi, scatta un aumento della componente erariale del Total Tax Rate dell’1,1% che, a sua volta, genera una spinta sul TTR complessivo di 0,4 punti percentuali.
La stessa tassazione locale cresce per effetto dell’aumento dell’addizionale comunale IRPEF sul reddito d’impresa (aumenti esigui e diversificati da comune a comune) e raggiunge sul piano nazionale, un decimo di punto.
A fronte del quadro suddetto, volendo fornire alla piccola impresa benefici immediati e concreti, la strada maestra sarebbe la riduzione dell’IMU e la sua deducibilità totale dal reddito d’impresa e dall’IRAP.
Abbiamo infatti stimato, partendo dalle analisi del MEF sulle dichiarazioni IRAP presentate nel 2010, l’impatto della riduzione del 10%, su diversi soggetti classificati per fasce di fatturato.
Il risultato presenta (soprattutto in Maremma, vista l’alta percentuale di microimprese individuali), un effetto inversamente proporzionale “a sfavore” della piccola impresa: ad un risparmio medio di circa 370 euro per le società di capitali, se ne contrappone uno di 180 euro per le società di persone, di 172 per i professionisti e di soli 88 euro per le imprese individuali.
Un risparmio che nel caso di queste ultime “pesa”, come abbiamo detto,  meno di un punto percentuale.
Va bene il segnale, ma le piccole imprese di aspettano dal governo di più e di meglio".
 
Renzo Alessandri
Direttore CNA Grosseto
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