FOLLONICA - Fabio Elmini, candidato sindaco per Rifondazione Comunista e Progetto Follonica, interviene sulla questione Lucchini di Piombino: "Siamo moderatamente ottimisti in merito alla situazione Lucchini ed all'accordo di programma che ne è scaturito.
Se è infatti vero che per i lavoratori Lucchini si sono attivati tutti gli ammortizzatori sociali che potevano essere ottenuti (in primis i contratti di solidarietà ), va sottolineato il fatto che per i lavoratori dell'indotto ciò non è fino ad oggi accaduto. Per alcune aziende lo spegnimento dell'Altoforno significherà pariteticamente la cessazione della loro attività produttiva.
Inoltre l'accordo di programma tutela i diritti delle persone solamente nel caso in cui si verifichi il mantenimento del ciclo integrale e quindi la costruzione del Corex: per realizzare ciò serve comunque un acquirente intenzionato a investire. Chi garantisce di seguire questo percorso ?
La nostra solidarietà va ai lavoratori coinvolti in questa assurda vicenda, siano essi Lucchini o indotto. Una vicenda il cui principale nemico si chiama Capitalismo, di cui Lucchini prima e Mordashov dopo sono stati dei perfetti attori, ottimi interpreti della legge capitalista fondamentale: l'estrazione di valore dal lavoro e dall'ambiente, lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo.
Sono molteplici le responsabilità , a vari livelli, se oggi siamo qui a fare la conta dei lavoratori che andranno in cassa integrazione (nel migliore dei casi), oppure che verranno trasferiti in altre sedi od addirittura che perderanno il proprio posto di lavoro. Ciò che ci preme oggi è pensare al futuro del Polo Siderurgico piombinese.
Fummo a fianco dei lavoratori ex Acciaierie di Piombino quando l'impianto fu privatizzato (fu la prima delle privatizzazioni degli anni novanta ed il Governo mai rispose in Parlamento). Ribadiamo pertanto che l'unica soluzione percorribile per salvare il polo siderurgico, e con esso il futuro e la dignità dei lavoratori, è quello che diciamo da anni e che nessuno prima ha mai avuto il coraggio di dire (se non ricredersi tardivamente negli ultimi giorni): la nazionalizzazione dell'azienda, con l'intervento diretto dello Stato.
Abbiamo sentito comici parlare di forno elettrico al posto dell'attuale altoforno. Ci chiediamo se sapevano di cosa stessero parlando, visto che l'idea di forno elettrico è già stata superata dal Corex. Qualche onorevole del M5S ha detto che oggi per fare l'acciaio è assurdo utilizzare tutta questa mano d'opera quando nuove tecnologie permettono una forte riduzione degli organici: è questa la loro vicinanza ai lavoratori ed alle loro famiglie? Vediamo berlusconiani che si dichiarano vicini ai lavoratori solamente oggi, a poche settimane dalle elezioni. Dove sono stati finora? Non li abbiamo mai visti davanti ai cancelli".
Anche mercoledì scorso eravamo davanti alla Lucchini ed abbiamo potuto constatare la rabbia, la frustrazione, la preoccupazione dipinte sui volti dei lavoratori.
La Maremma non è ovviamente esente da questa catastrofe lavorativa, in quanto 1.500 persone della provincia di Grosseto tutte le mattine si recano (recavano?) a lavoro nel Polo Siderurgico piombinese. La disastrosa situazione in atto coinvolgerà anche le famiglie della nostra Provincia, con ricadute su tutti i livelli. Vogliamo uscirne tutti insieme?