Partecipa a GrossetoOggi.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Ribolla celebra il sessantenario della tragedia mineraria

Presenti il ministro Maria Elena Boschi e il segretario Cgil Susanna Camusso

Condividi su:

RIBOLLA (Gr) - E’ dedicata alle commemorazioni ufficiali la giornata di domani, domenica 4 maggio, de “La miniera a memoria”, la manifestazione promossa dal Comune di Roccastrada insieme a Coeso Società della Salute, Parco tecnologico archeologico delle Colline metallifere, con il patrocinio della Provincia di Grosseto e della Regione Toscana. Proprio sessanta anni fa, infatti, il 4 maggio del 1954, 43 minatori morirono nella miniera di lignite della Montecatini a causa di uno scoppio di grisou.

A ricordare quel tragico evento saranno presenti, oltre ai rappresentati delle istituzioni comunali, provinciali e regionali e a ospiti “europei”, anche il ministro alle Riforme costituzionali Maria Elena Boschi e Susanna Camusso, segretario generale della Cgil.

La giornata inizia alle 9, alla Porta del Parco, in piazza della Libertà 3, che apre le sue porte agli ospiti italiani e stranieri e ai familiari dei minatori deceduti, che da tutta Italia arriveranno per ricordare e onorare insieme la memoria dei loro cari. Dalla Porta del Parco muoverà il corteo, accompagnato dai gonfaloni istituzionali e dalla Filarmonica di Torniella, verso il monumento al Minatore di via del Parco, opera dello scultore Vittorio Basaglia. Alle 10, deposizione delle corone con il saluto del sindaco di Roccastrada, Giancarlo Innocenti, e del segretario generale della Cgil Susanna Camusso. Come ogni anno saranno presenti gli alunni della scuola primaria di Ribolla con un loro rappresentazione sul tema della memoria. Alle 11 deposizione delle corone al monumento opera dell’architetto Emilio Trabella dedicato ai minatori deceduti e posto vicino a pozzo Camorra, luogo dell’incidente. Saranno presenti anche la Fondazione Memorie cooperative, l’Isgrec, i Maestri del lavoro, l’Anmil e la Fondazione Bianciardi. La messa all’aperto davanti alla statua di santa Barbara, protettrice dei minatori, conclude gli appuntamenti del mattino.

La cerimonia commemorativa, a cui partecipa il ministro per le Riforme costituzionali Maria Elena Boschi, invece, è in programma nel pomeriggio, alle 15 nella sala dell’ex cinema che fu adibito a camera ardente per 37 dei 43 minatori caduti nella strage.

Un incidente minerario che unisce la Maremma al destino di altre località europee e, proprio per sottolineare questo aspetto, alla cerimonia saranno presenti, oltre ai rappresentanti delle istituzioni comunali, provinciali e regionali e del ministro Boschi, anche Alfredo Bastianelli, ambasciatore d’Italia in Belgio, Vincent Mertens de Wilmars, ambasciatore del Belgio in Italia, Iva Palmieri, console generale d’Italia a Charleroi, Jean-Louis Delaet, direttore del museo Bois du Cazier di Marcinelle e i rappresentanti della città di Liévin in Francia, Daniel Dernoncourt, Francoise Benezit, Jean-Bernard Macquart, Jaqueline Pentier, Jean-Pierre Kucheida.  A Marcinelle, miniera vicino al comune belga di Charlerloi nel 1956 morirono 262 minatori, di cui 136 italiani, mentre Liévin, nel 1974, fu scenario dell’ultimo incidente della storia mineraria europea dove morirono 42 lavoratori.  Durante la cerimonia saranno consegnate delle pergamene commemorative ai familiari delle vittime.

Conclude la giornata, alle 18, lo spettacolo “Germinale a Ribolla: la miniera cantata”, storie e canzoni popolari sui minatori di e con Eleonora Bagnani, Alessio Lega, Guido Baldoni (fisarmonica). Lo spettacolo trae spunto da alcune opere di Luciano Bianciardi e Carlo Cassola, dalle canzoni d’autore, dai canti e dalle storie della tradizione popolare per ricordare lo scoppio della miniera di Ribolla, ma anche il destino di un popolo che si spostava in Italia e in Europa per cercare lavoro e fortuna. Lo spettacolo “Germinale a Ribolla” vuole ricordare l’impegno e la fatica dei minatori, ma anche i canti, l’allegria e la solidarietà che questa classe sociale seppe sviluppare e che diede vita anche alle prime esempi di associazionismo. La storia, le tradizioni, la bellezza di un territorio e dei suoi abitanti prenderanno vita dalle chitarre e dalle voci di Eleonora Bagnani e Alessio Lega e dalla fisarmonica di Guido Baldoni.

Condividi su:

Seguici su Facebook