GROSSETO - "E' stato importante e utile l'incontro di questa mattina con le associazioni di categoria e i vari operatori sul tema dei parcheggi di Marina di Grosseto.
L'amministrazione ha proposto una serie di soluzioni concrete che sono state viste con favore, in quanto di immediata fattibilità, compatibili e quindi certe rispetto a qualunque altra ipotesi di riorganizzazione dei parcheggi pubblici. Soluzioni che, preciso, recuperano numericamente la precedente disponibilità per la sosta di auto nella frazione balneare. In pratica, alla perdita della disponibilità delle aree adiacenti Fiumara, il Dopolavoro Ferrovieri e quella di recente istituzione del km 28, si risponde con l'ampliamento delle disponibilità di spazi nella zona della Canova (stiamo perfezionando gli accordi con la proprietà) e, soprattutto, introducendo il senso unico di marcia in direzione della frazione lungo via delle Colonie dove troveranno quindi posto numerosi parcheggi in aggiunta a quelli esistenti, sia in parallelo all'asse stradale sia a lisca di pesce dove possibile. Una scelta seguita ad un attento studio dei flussi di traffico compiuto dai nostri uffici anche in occasione degli ultimi ponti festivi. Nulla cambia invece per tutta la zona sul lato sinistro del Canale di San Rocco poiché si tratta di un'area urbanizzata e quindi conforme dal punto di vista urbanistico anche per quanto riguarda la sosta auto. Tutto identico anche ad Alberese dove le aree di sosta sono previste puntualmente nel Piano del Parco. Più di questo, subito, non si può fare, al netto di possibili aggiustamenti in corso d'opera durante le prossime settimane. La legge è chiarissima e se, in questi anni, abbiamo cercato di contemperare le diverse esigenze in campo, l'incendio a Marina del 2012 e l'esposto di fine 2013 ci impongono di adottare una linea meno elastica. D'altro canto diverse soluzioni urbanistiche andavano adottate molti anni fa, quando ancora la normativa non era cambiata. Adesso la priorità è garantire la stagione 2014 e, in parallelo, penseremo anche ad altre soluzioni che valorizzino ogni spazio anche privato adiacente le zone più frequentate, senza escludere la possibilità di proporre modifiche allo stesso Regolamento urbanistico".