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Paolo Borghi: "Bilancio in equilibrio, indebitamento diminuito in maniera drastica"

Intervento del vice sindaco di Grosseto

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GROSSETO - “Quello approvato stamani dal Consiglio comunale è di nuovo un bilancio in equilibrio; ricordo che nel 2006 trovammo nei conti di chi oggi lascia l'aula per protesta uno squilibrio di 8 milioni di euro, recuperato già nell'anno successivo, a cui si aggiungeva un indebitamento di 110 milioni di euro che in questi anni siamo riusciti a diminuire drasticamente passando ai 71 milioni di oggi. Due risultati che continuano a garantire solidità al documento di programmazione economica e finanziaria, oggetto peraltro negli ultimi anni di penalizzazioni significative. L'incessante susseguirsi di tagli e di mancati trasferimenti statali purtroppo mettono a repentaglio per ogni bilancio di previsione le casse dell'Ente e con esse i servizi al cittadino. Da qui lo sforzo incessante per mantenere i conti in ordine senza gravare troppo sulle tasche dei grossetani. Ciò premesso il bilancio di previsione 2014 sarà comunque improntato sulle risposte al bisogno, su una serie di sgravi per la valorizzazione del centro storico grazie al patto fiscale che confermiamo anche per quest'anno, sui servizi a domanda individuale con incentivo per lo studio, per l'educazione, per la pratica dello sport accessibile per tutti.

E all'interno del Bilancio hanno ovviamente un ruolo fondamentale le imposte come Tasi, Imu e Tari (con le aliquote di quest'ultima che approveremo a breve in base anche alle indicazioni dell'Ato rifiuti). Innanzitutto oggi abbiamo approvato il regolamento della Iuc, come prevede la Legge, e che rappresenta la cornice all'interno della quale si inseriscono i tre tributi locali. Un lavoro imponente ma all'interno di rigidi vincoli normativi. In pratica parliamo quasi completamente di soldi che restano al Comune che dispone però di margini ridottissimi nel decidere in quale modo incassarli e soprattutto a chi richiederli. L'orientamento generale al quale ci siamo quindi ispirati è comunque quello della chiarezza, della semplicità e della trasparenza. In un panorama fiscale che definirei schizofrenico il Comune ha infatti cercato di evitare confusione e di garantire certezze. Ne è un esempio anche la scelta di semplificare all'osso le aliquote della Tasi senza considerare detrazioni che, attraverso calcoli complicatissimi, avrebbero generato confusione estrema per ottenere vantaggi economici minimi se non addirittura aggravi. Sembra incredibile ma è stato meglio far pagare praticamente a tutti la stessa cosa.
In generale appare evidente la scelta di pesare il meno possibile su piccoli commercianti e artigiani (al minimo di Imu e Tasi rispetto a tutte le categorie), di continuare a garantire sostegno al mondo agricolo che pagherà il minimo di Tasi e contiunuerà a veder esentati dall'Imu i fabbricati rurali ad uso strumentale, mentre è apparente l'aumento sui terreni agricoli che viene compensato dalla modifica al ribasso del moltiplicatore di calcolo e da una maggiore differenziazione in scaglioni di reddito.
Il Regolamento consente inoltre di continuare a garantire per la Tari (che deve sempre per legge coprire la totalità dei costi di raccolta e smaltimento dei rifiuti) anche le riduzioni per le attività stagionali e per le utenze che fanno raccolta differenziata o portano rifiuti ingombranti alla piattaforma comunale di via Zaffiro. E inoltre verranno mantenute e potenziate le rateizzazioni nei pagamenti e ci sarà una grande sensibilità in aiuto a chi si dovesse confrontare con ulteriori difficoltà nel saldare.
E' chiaro che il panorama dei tributi locali rappresenta un fardello non indifferente per famiglie e imprese ma la situazione del Paese la conosciamo tutti, come anche la ridotta possibilità di intervento rispetto alle normative nazionali da parte degli enti locali. E' proprio il caso di dire che il Comune ha fatto i salti mortali e seppure sono certo che le opposizioni diranno tutto e il contrario di tutto pur non avendo avuto la forza di partecipare ad un confronto vero, posso affermare di avere la coscienza a posto”.

Paolo Borghi

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