GROSSETO - Il lavoro di controllo e prevenzione sulle presenze di ibridi di lupo condotto nell'ambito del progetto Ibriwolf inizia a dare i suoi frutti: mentre la Provincia di Grosseto approva le linee guida per la gestione degli ibridi lupo-cane, basate sulle best practice nazionali ed internazionali, vengono catturati 10 cuccioli che seguiranno il percorso previsto proprio da queste linee guida.
Questi notevoli successi del progetto sono stati presentati questa mattina a palazzo Aldobrandeschi dall'assessore allo Sviluppo Rurale, Enzo Rossi e dal responsabile scientifico, Luigi Boitani, docente di Biologia e Conservazione della Fauna all'università La Sapienza.
Le linee guida sono un'importante innovazione, primo caso in Italia, che mette insieme i principi e le raccomandazioni per identificare le strategie gestionali degli ibridi. L'obiettivo principale è quello di minimizzare la presenza degli ibridi sul territorio e di garantire la conservazione dell'identità genetica del lupo. Grazie alla sperimentazione condotta con il progetto Ibriwolf ad oggi è possibile delineare un metodo attendibile, condiviso e accurato per rilevare l'ibridazione lupo-cane. Le linee guida, dopo un'analisi della situazione che evidenzia le minacce e le problematiche legate all'ibridazione lupo-cane, fanno il punto sulla normativa vigente e indicano i protocolli di campionamento e le tecniche di laboratorio necessarie per identifcare gli ibridi. La rimozione opportunistica è la soluzione valutata più efficace per la gestione degli ibridi sul nostro territorio, poichè la loro presenza massiccia non permette quella totale; quindi si procede per aree prioritarie, in cui gli ibridi vengono catturati e mantenuti in cattività in luoghi idonei.
Dopo mesi di verifiche è stata individuata e catturata dall'equipe del professor Luigi Boitani una cucciolata di 10 ibridi cane-lupo appartenenti ad un branco di ibridi nell'area di confine tra le province di Grosseto e Siena. Si tratta di 10 cuccioli di età presunta di circa 2 settimane e di colore molto diverso dal nero completo al nero con varie macchie bianche, dal focato grigio al marrone con varie macchie bianche, tartufo rosa.
Il professor Luigi Boitani, che ha curato direttamente la cattura, ha anche accertato la presenza e composizione di massima del branco attraverso l'ululato: si tratta di almeno 4 animali che ancora gravitano nell'area della tana.I cuccioli sono stati prelevati sulla base del protocollo di cattura dopo aver verificato la presenza di molteplici caratteri fenotipici che indicano presumibile ibridazione e giustificano il prelievo.Del prelievo è stata avvertita la Guardia Provinciale di Siena e il servizio Risorse Faunistiche della Provincia di Siena. I passi successivi sono stati compiuti con il loro accordo. I cuccioli saranno affidati, come da Protocollo sottoscritto nell'ambito di Life/Ibriwolf, al centro CRASM di Semproniano.I cuccioli sono stati pesati, misurati, marcati, fotografati e sono stati prelevati campioni di sangue per le analisi genetiche da svolgersi il più velocemente possibile da parte di ISPRA.
"Siamo arrivati ad un punto importante – dichiara Enzo Rossi, assessore allo Sviluppo Rurale -, in cui dopo tanto lavoro di sperimentazione, con risultati non sempre positivi, oggi raccogliamo i frutti dei nostri sforzi. Facciamo con orgoglio da apripista in tutta Italia nella gestione degli ibridi lupo-cane; condivideremo le linee guida sia con la regione Toscana e con il Ministero dell'Ambiente, ma anche con altri enti che ci hanno chiesto di poter usufruire della nostra ricerca".
Le linee guida sono state redatte con il contributo di:
ASL 9 GR/Servizi Veterinari – Paolo Madrucci
Centro Gestione e Conservazione Grandi Carnivori – Francesca Marucco
Centro di Referenza Nazionale per le Malattie degli Animali Selvatici, IZS Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta – Riccardo Orusa
Corpo Forestale dello Stato – Livia Mattei, Giancarlo Papitto, Marco Panella
ISPRA – Ettore Randi, Piero Genovesi
Istituto Ecologia Applicata – Valeria Salvatori
Legambiente – Antonio Niccoletti, Stefano Raimondi
Università “La Sapienza” di Roma – Adriano Argenio, Chiara Braschi, Paolo Ciucci, Orlando Gallo, Lorenzo Manghi, Davide Pagliaroli, Elisabetta Tosoni, Margherita Zingaro
WWF Italia Onlus – Antonello Pollutri, Massimiliano Rocco
Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano – Mia Canestrini, Luigi Molinari, Willy Reggioni
Parco Nazionale del Cilento – Sabatino Troisi
Parco Nazionale della Majella – Antonio Antonucci, Simone Angelucci
Parco Regionale della Maremma – Andrea Sforzi
Provincia di Grosseto – Claudio Galli, Fabio Fabbri, Massimo Machetti, Dario Petrucci, Giorgia Romeo, Giampiero Sammuri, Maurizio Zaccherotti
Provincia di Firenze – Duccio Berzi
Regione Lazio – Luciana Carotenuto
Regione Toscana – Paolo Banti, Andrea Casadio, Sabrina Nuti, Enrico Rossi
Unione Comuni Montani Amiata Grossetano – Marta Gandolfi