GROSSETO - “Ci ha messo quasi un mese l'opposizione per studiare le aliquote della Tasi e poi per arrivare all'originale decisione di dire che è colpa del Comune. Tra l'altro sono quelle stesse aliquote discusse in Consiglio a maggio nella seduta in cui la destra, imepgnata nell'allora campagna elettorale, decise di abbandonare l'aula con una protesta sterile oltre che sbagliata nei contenuti, mancando innanzitutto di rispetto ai suoi stessi elettori. Noi abbiamo fatto invece il nostro lavoro approvando le aliquote Imu e quelle Tasi, così come previsto dalla Legge nazionale e non dai comuni, come forse vuole far credere chi manca agli appuntamenti e poi cerca altri colpevoli. Anche a noi, del resto, piacerebbe molto che certi balzelli scomparissero.
Abbiamo approvato un'aliquota del 2,5 per mille (dell'1 per mille sugli immobili ad uso agricolo e dello 0 per mille sulle case nuove invendute) che vale per tutti, che si paga con le stesse modalità di calcolo e nelle stesse scadenze dell'Imu. La legge, è vero, prevedeva come possibili, ma non obbligatorie, delle detrazionì che dovevano essere stabilite sulla base di un aumento dell'aliquota complessiva fino al 3,3 per mille sugli altri contribuenti. Operazione che, tra l'altro, avrebbe causato innumerevoli complicazioni dal punto di vista del calcolo e della semplicità, oltre che produrre effetti pratici distorsivi e iniqui, considerata l'assenza della tanto attesa riforma delle rendite catastali. La strada che abbiamo scelto è invece semplice, trasparente e verificabile. Inoltre in queste settimane abbiamo pubblicato in più occasioni tutte le aliquote Tasi (come quelle Imu), spiegato le scadenze del 16 giugno e del 16 dicembre, messo a disposizione sul nostro sito un software gratuito di calcolo e lavorato a pieno regime con gli uffici, trattandosi di pagamenti in autoliquidazione. E poi vorrei anche ricordare che la stessa legge nazionale consentiva di far pagare dal 10 al 30% del totale Tasi agli affittuari e noi abbiamo invece scelto di applicare solo il 10%. Insomma, in coscienza abbiamo fatto il meglio nell'interesse dei cittadini. Il resto sono le chiacchiere di chi vuole solo nascondere di non esserci stato quando avrebbe potuto discutere le proprie proposte. Se solo le avesse avute”.
Paolo Borghi
Vice sindaco di Grosseto