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Costa Concordia: intervento del PD maremmano

"Per lo smantellamento del relitto venga riconosciuto un ruolo anche alle acciaierie di Piombino" sostiene il segretario Pinzuti

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GROSSETO-"Si è concluso ormai l'iter amministrativo per la decisione del luogo di smaltimento della Costa Concordia. E Genova sarà. Per decisione di Palazzo Chigi , e nonostante le sollecitazioni che istituzioni locali e Partito Democratico hanno più volte avanzate affinchè la sede per lo smantellamento fosse individuata in Piombino".Cosi il segretario Barbara Pinzuti nella nota." In primo luogo un viaggio di cinque giorni verso Genova sicuramente porta con sè dei rischi dal punto di vista ecologico ed ambientale; a tal proposito il Pd Grosseto , sostenitore dell'iniziativa, vuole ringraziare il Pd Piombino , ed in particolare il Sindaco, il Segretario Fabiani e il Consigliere Pietrini per aver intrapreso il viaggio a bordo del rimorchiatore Phalesia, #pesterossaonboard . Tale Viaggio non è nato per contrapporre Genova e Piombino, di fatto era noto da tempo che la sede individuata per lo smantellamento sarebbe stata quasi sicuramente Genova, ma per porre l'accento su alcune esigenze di carattere ambientale ed economico che incombono su tale spostamento. Intanto, ci si chiede se siano del tutto scongiurati i rischi per la navigazione di 5 giorni che il relitto dovrà affrontare dall'Isola del Giglio verso Genova. È comprensibile la necessità che si voglia far presto  a liberare l'Isola dal relitto, e ci mancherebbe altro, ma è pur sempre vero che è doveroso tutelare l'ecosistema marino che interesserà il tragitto. Oltre a ciò, vi è di più. Il Governo italiano ha stanziato ingenti fondi per la predisposizione del Porto di Piombino all'accoglimento della nave, o meglio, più in particolare, per rendere tale porto adatto all'accoglimento di mezzi industriali importanti stante la riqualificazione dell'area piombinese quale polo logistico di eccellenza per la riconversione e la trasformazione di manufatti metalliferi. L'interesse che si chiede non venga sottovalutato, è proprio questo: quello di salvaguardare un'area industriale in fortissima crisi e che grazie alla commessa della Concordia avrebbe potuto trarre un respiro finanziario e produttivo. Ci auguriamo che il Governo tenga conto anche di queste esigenze e che nella redazione del piano industriale per lo smantellamento del relitto di Costa Concodia venga riconosciuto un ruolo anche alle acciaierie di Piombino, ovvero alla Lucchini, in modo che tanti investimenti sino ad oggi destinati sia al Porto che all'area industriale non vadano a contribuire alla costruzione di una cattedrale nel deserto oltre che, ironia della sorte, il requiem definito. delle industri Lucchini e del loro indotto nel quale , ricordiamo, sono impiegati tantissimi lavoratori provenienti anche dalla Provincia di Grosseto". 

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