FOLLONICA - Termina, per l’ottavo anno consecutivo, il piccolo festival “FOLLSONICA – prodotti sonori tipici”, progetto ormai collaudato in grado di esprimere, attraverso un percorso musicale ricco e diversificato, idee, contenuti, desideri delle nuove formazioni emergenti con tutta la loro forza ed energia.
L’ultimo appuntamento, giovedì 31 luglio, si esibiranno insieme sul palco di Follsonica due ospiti internazionali.
Il primo è Konrad Küchenmeister, artista tedesco nativo di Dresda e residente a Berlino. Musicista poliedrico e multistrumentista, suona come sessionman in diverse band Berlinesi,fino ad entrare nel gruppo multietnico roots reggae ska Regatta 69 con il quale si esibisce alla tastiera in tutta Europa e negli Stati Uniti. Nato come street show, il passaggio a piccoli bar e locali é breve, e comincia una sequenza impressionante di date, senza mai accantonare lo street show, in cui Konrad suona e gioca col pubblico attirando su di se l´attenzione. Nel 2009, in Brasile, si trova addirittura ad aprire il concerto di Manu Chao e l’anno seguente a rappresentare la Germania all’Expo di Shangai. Konrad mischia reggae, etnomusic, techno, racchiudendo i suoni di una strada a lui ben nota, portando il giro la sua particolare musica , composta da ogni tipo di percussione e da un’infinita serie di strumenti, registrati tramite “loop machine” e interpretati ogni volta in modo completamente diverso.
Il secondo è Antoine Villoutreix, cantautore francese cresciuto a Parigi e residente anch’egli a Berlino. Le canzoni di Antoine sono per lo più in francese e tedesco e qualche volta scrive in inglese. La sua musica è sobria, senza pretese, libera da battute invasive, distorsioni o vecchi cliché ribelli. Antoine Villoutreix ha talento sufficiente per rimanere fuori da sentieri fin troppo battuti. Nel suo percorso artistico si è avventurato in generi diversi come il jazz, il dub, il reggae e la musica classica. Con ironia e umorismo, racconta storie di vita quotidiana, situazioni ordinarie che, quando accadono nelle nostre case, passano per lo più inosservate. Nel 2010 pubblica l’album “Les vieux souliers” (i vecchi pattini) in omaggio alla tradizione degli chansonniers, ma la sua musica ha anche influenze reggae, folk, swing e popolare in genere.