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Massimo Felicioni: "Grosseto, in certe zone, non è più una città sicura"

L'appello alle istituzioni del Consigliere Comunale

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GROSSETO - "Premesso che non sono un esperto in materia di disagio, degrado, sicurezza urbana, ma che sono invece un Consigliere Comunale autonomamente eletto dai propri cittadini e soprattutto un Grossetano che da quando è nato vive per scelta, a parte la parentesi del periodo universitario, Grosseto in tutte le sue realtà e sfaccettature urbane e sociali a 360° comprese quelle extracomunitarie, desidero con questo articolo ritornare pubblicamente su una criticità cittadina che non può non essere discussa; Grosseto lo ha già fatto come Associazione inizialmente e come Lista Civica in un secondo momento nella sede Consiliare con la proposta di Mozione che purtroppo non ha però avuto successo. Da allora sono passati tanti mesi , c’è stata qualche giusta“giornalata” ogni tanto, c’è stato modo di dover prendere atto dell’esistente Tavolo Istituzionale Provinciale permanente che monitora e si occupa della materia, abbiamo continuato ad ascoltare il continuo “brusio” dei cittadini che lamentano una nuova condizione di grave disagio, ma per il resto nessun riscontro, tutto tace e nulla si muove. E’ così realmente tutto tranquillo e corretto? Secondo noi, non esattamente ed infatti tanto per fare un modesto esempio, anche Ieri sera verso le ore 18.15 mentre uscivo dal parcheggio di Porta Corsica in pieno centro ho potuto assistere direttamente ad una scena di violenza urbana proprio sul marciapiede opposto dove un gruppo di tossicodipendenti si sono picchiati violentemente assistiti da alcuni uomini extracomunitari che da mesi saltuariamente nelle ore serali occupano “loscamente” il parco cittadino, quella stessa area verde debolmente illuminata che i cittadini devono attraversare per raggiungere l’altro parcheggio su via Ximenes. Gente terrorizzata ed al tempo stesso pietrificata, stessa situazione di molte altre sere come mi è stato confermato dal personale della Società Partecipata Comunale SISTEMA  che opera nell’adiacente “gabbiotto” ed ha paura di notte ad uscire per andare a casa. Ma altrettanti casi analoghi accadono in altre zone di Grosseto e tutti lo sanno, accadono alla Stazione e zona adiacente, all’Ospedale Misericordia, la notte in alcuni locali cittadini, ma anche sulle Mura e nelle vie del centro storico. Ci sono le telecamere? A noi cittadini le telecamere non dicono nulla, non riteniamo sia la risposta corretta, così come non riteniamo corretto che ci venga imposto questo stato di degrado altrettanto per noi grave quanto quello del transitare in bicicletta, a piedi o in auto sulle vie cittadine e alle 21.30 di sera e dover subire la gravissima ed oramai consolidata realtà della prostituzione anche minorile. Che tristezza! Ma perché Grosseto che non ha certamente la condizione oramai inafferrabile ed ingestibile come quella di una realtà metropolitana, Grosseto che è ancora una cittadina dove tutti si conoscono, ancora a misura d’uomo, deve accettare impassibile questa condizione? Oggi Grosseto città non sicura o “sicura”che sia, come accade per la temperatura dell’aria offre ai propri cittadini  la percezione di non essere più la città di prima con quella propria e non confutabile qualità della vita . I casi evidenti di disagio e degrado sociale, piccoli o grandi, gravi o non gravissimi che siano portano a considerare una vita cittadina tendente al “non sicuro”e dove secondo noi se l’argomento non viene trattato e spiegato opportunamente può essere data la non vera e  pericolosa-forviante idea, che la mala azione , l’atto delinquenziale ed illegale anche se minore (per esempio il palese spaccio e consumo di sostanze stupefacenti nel Chiasso delle Monache di qualche tempo fa) o l’atto teppistico, violento, vandalico è consentito; alcune realtà e “bande” lasciate stare come talvolta accade per dinamiche a noi sconosciute potrebbero con il tempo  auto legittimarsi e pretendere poi di essere vissute e “rispettate” come realtà assodata seppur delinquenziale. Noi siamo convinti che si possa intervenire e fare molto di più di ciò che nel quotidiano accade, noi cittadini che per cultura e scelta di appartenenza alla legalità consideriamo unicamente e necessariamente le azioni previste dalla legge, dal buon senso e dal saper bene amministrare il bene pubblico città, siamo in difficoltà e ve lo denunciamo. Conosciamo le difficoltà che stanno attraversando e subendo le Forze dell’Ordine per scelte economiche e politiche superiori governative, siamo dalla Loro parte sempre, non per questo però possiamo accettare che in una città come Grosseto il cittadino si debba sentire non tutelato o percepire uno status di paura. Nessuno vuole una città militarizzata o presidiata da pattuglie o ronde. Intanto  chiediamo azioni tangibili come per esempio applicare gli Agenti della Polizia Municipale all’attività prevalente di prevenzione, controllo e se serve di intervento considerato che compete loro e sono attrezzati e preparati per questo, integrando massivamente l’attività delle altre Forze dell’Ordine, ed esercitando il proprio operato nel caso specifico del centro storico e dei quartieri, a piedi o con altri mezzi diversi dall’auto e dal furgoncino utili in certi casi come il centro storico solo a non garantire una percezione di presenza e/o a fare passare un messaggio sbagliato che non è giusto venga dato da una Pubblica Amministrazione. Grosseto è città turistica, un tempo il controllo, la vigilanza veniva fatta anche a cavallo con l’ausilio di Forestale ed altre Associazioni  Volontarie, oppure in bicicletta; in Comune chi opera professionalmente in modo legale  e riconosciuto dalle Forze dell’Ordine tempo addietro si è proposto per dei progetti e per delle formule “light” di supporto al controllo. Che fine ha fatto questa proposta? Se la nostra vision è errata si può dire meglio così per tutti, comunque sia a maggior ragione in una città come Grosseto dove lo si può ancora fare, iniziamo però a coinvolgere,  informare e condividere con chi ha diritto a chiederlo e che è fermamente solo dalla parte di coloro che operano per fare rispettare le leggi."
  
Consigliere Comunale
 Massimo Felicioni
  

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