Grosseto: Ben settantuno anni ci sono voluti per vedersi riconoscere una pensione di guerra. Da pochi giorni la Corte dei conti di Firenze ha deciso che Alessandro Norcini, arruolato come fante nella campagna di Libia del lontano 1941, ha pieno diritto a ricevere l'agoniato vitalizio, che quando è stato chiesto (molti anni fà ) gli era stato rifiutato.
Sarebbe una bella storia a lieto fine direte voi, non fosse solo per il fatto che il Milite paziente, passato a miglior vita 23 anni fà . Mentre da una parte la famiglia ha accolto con soddisfazione la notizia, dall'altra comunque rimane l'amarezza per la vicenda in sè, per il mancato riocnoscimento ad un uomo che ha combattuto per quella patria che gli ha negato la pensione. Tralasciando l'aspetto, seppur molto importante, economico, che avrebbe reso migliore l'esistenza di Alessandro e dei suoi famigliari, immaginiamo il sentimento di quest'uomo, cosa ha significato il mancato riconoscimento, soprattutto nei confronti di chi lo aveva ottenuto, come se fosse poca cosa combattere una guerra, tornato dal fronte ha dovuto battersi senza armi e munizioni per un suo diritto.