GROSSETO - Presentata la proposta del nuovo Piano interprovinciale dei rifiuti a sindaci, sindacati, associazioni di categoria e ambientalisti. Dopo l’incontro di questa mattina con i primi cittadini, la proposta di Ato Toscana Sud, che gestirà i rifiuti fino al 2025 nelle tre province di Grosseto, Siena e Arezzo, è stata avanzata a Palazzo Aldobrandeschi.
“Il piano, in fase di definizione – dichiara l’assessore all’ambiente Patrizia Siveri – , presenta al momento vari obiettivi: la stabilizzazione dei rifiuti, prendendo come anno di riferimento la produzione intermedia registrata nel 2010; la completa autosufficienza tra le province per lo smaltimento dei prodotti di scarto e il raggiungimento del 70% di raccolta differenziata entro il 2018. La proposta prevede inoltre anche un utilizzo minore delle discariche, lasciando un solo punto di raccolta attivo per ogni provincia, a Terranova Bracciolini per Arezzo, Cannicci per Grosseto e Abbadia San Salvatore per Siena, mentre per gli inceneritori sarà fatto riferimento soltanto all’impianto di Poggibonsi, che presenta una portata di 70 mila tonnellate annue, e a quello di Arezzo, con una capacità di 45 mila tonnellate all’anno.
Purtroppo – prosegue Siveri -, la nostra provincia è il territorio che presenta maggiori difficoltà. Grosseto, dopo Siena al 43% e Arezzo, che raggiunge quasi il 40% di differenziata, con il 33% è il fanalino di coda. Sarà compito dell’Ato Toscana Sud promuovere anche comportamenti più virtuosi tra i cittadini. Le difficoltà di smaltimento riguardano soprattutto i rifiuti speciali o gli imballaggi. Nello specifico, mentre la proposta sarà discussa domani a Siena, saranno comunque coinvolti 103 comuni, tra cui 6 amministrazioni della Val di Cornia della provincia di Livorno. In Maremma – spiega l’assessore provinciale - l’impianto delle Strillaie potrà comunque essere potenziato con un biodigestore anaerobico per il compostaggio senza avere necessità di essere convertito. A pieno regime infatti è capace di gestire 60 mila tonnellate all’anno di rifiuti destinati al compost. Nel frattempo, dovrà essere intrapresa la strada della raccolta differenziata spinta. In ogni caso, approvata la proposta, è previsto un aggiornamento del Piano, proprio nel 2018, anno in cui dovrà essere raggiunto l’obiettivo della differenziata al 70%”.
Entro la fine di dicembre i Presidenti delle tre Province firmeranno comunque un’intesa per poter poi adottare il Piano entro gennaio 2014.
“Il piano, in fase di definizione – dichiara l’assessore all’ambiente Patrizia Siveri – , presenta al momento vari obiettivi: la stabilizzazione dei rifiuti, prendendo come anno di riferimento la produzione intermedia registrata nel 2010; la completa autosufficienza tra le province per lo smaltimento dei prodotti di scarto e il raggiungimento del 70% di raccolta differenziata entro il 2018. La proposta prevede inoltre anche un utilizzo minore delle discariche, lasciando un solo punto di raccolta attivo per ogni provincia, a Terranova Bracciolini per Arezzo, Cannicci per Grosseto e Abbadia San Salvatore per Siena, mentre per gli inceneritori sarà fatto riferimento soltanto all’impianto di Poggibonsi, che presenta una portata di 70 mila tonnellate annue, e a quello di Arezzo, con una capacità di 45 mila tonnellate all’anno.
Purtroppo – prosegue Siveri -, la nostra provincia è il territorio che presenta maggiori difficoltà. Grosseto, dopo Siena al 43% e Arezzo, che raggiunge quasi il 40% di differenziata, con il 33% è il fanalino di coda. Sarà compito dell’Ato Toscana Sud promuovere anche comportamenti più virtuosi tra i cittadini. Le difficoltà di smaltimento riguardano soprattutto i rifiuti speciali o gli imballaggi. Nello specifico, mentre la proposta sarà discussa domani a Siena, saranno comunque coinvolti 103 comuni, tra cui 6 amministrazioni della Val di Cornia della provincia di Livorno. In Maremma – spiega l’assessore provinciale - l’impianto delle Strillaie potrà comunque essere potenziato con un biodigestore anaerobico per il compostaggio senza avere necessità di essere convertito. A pieno regime infatti è capace di gestire 60 mila tonnellate all’anno di rifiuti destinati al compost. Nel frattempo, dovrà essere intrapresa la strada della raccolta differenziata spinta. In ogni caso, approvata la proposta, è previsto un aggiornamento del Piano, proprio nel 2018, anno in cui dovrà essere raggiunto l’obiettivo della differenziata al 70%”.
Entro la fine di dicembre i Presidenti delle tre Province firmeranno comunque un’intesa per poter poi adottare il Piano entro gennaio 2014.