Grosseto: di seguito una riflessione da parte di un simpatizzante di Fare Grosseto sui trasporti pubblici.
Assurdo che nel 2013 si debba assistere a degli spettacoli cosi indecorosi, passi che i mezzi hanno poca manutenzione, lo sappiamo non ci sono soldi, passi che i tempi di attesa sono lunghi, lo sappiamo non ci sono risorse per altri mezzi, passi che in generale… cosa ?
Alle 19:30, oltre centocinquanta persone radunate alla fermata al mare di Alberese in attesa del pullman per ritornare a casa. Dopo un tempo interminabile, arriva un pullman, si ferma e chiede chi và a Grosseto ? nessuno risposta di molti… e il bus vuoto che fa ? Si allontana alla volta della capitale della maremma. 3 minuti dopo e arriva un altro autobus, si ferma come quello prima, e l’autista grida: chi va a rispescia ? di nuovo come prima, nessuno sale e il bus riparte alla volta di Rispescia.
5 minuti dopo… arriva un autobus con scritto alberese, montano circa 60/70 persone, altrettante rimangono a terra e via verso alberese…
Quello che mi ha dato da pensare.. è il pulman vuoto che è andato a Grosseto, che fretta aveva di andare ? mica a Grosseto c’era qualcuno che aspettava per tornare ad alberese ? mica si và al mare di notte ? ci sono fermate intermedie ? il rispetto dei tempi di fermata? Boh ?..
Il bus per Rispescia vuoto… doveva riportare delle persone impazienti al mare ? ma poi non passa mica per alberese ?..
Mi chiedo: se entrambi i bus partiti vuoti, avessero caricato alcuni bagnanti prima di proseguire per le loro destinazioni, quanto ritardo avrebbero accumulato ? sono sicuro di certo, meno di quello che personalmente ho atteso alla fermata di Alberese alle 12 e 30, (fino alle 13 e 45). Perche andare vuoti a Grosseto ? per tornare pieni ?
Sicuramente l’azienda avrà mille motivi, leciti, plausibili che renderanno le mie osservazioni stupide e banali.. è un arte quella di rispondere in modo intelligente ed educato.
Ma dov’è il buon senso ? l’ottimizzazione ? la massimizzazione ?
Sono convinto che se i turni, le corse e gli orari si facessero “progettare” agli autisti, si risparmierebbe: uomini, carburante, mezzi e soprattutto migliorerebbe il servizio all’utente, o al limite c’e l’avrà uguale, ma senza sprechi.
Credo che in generale si sia perso il senso delle cose, i pullman corrono su e giu per esserci e per farsi vedere e non per le persone che ne hanno bisogno...
si è perso lo spirito di servizio, calibrare i servizi sulla necessita effettiva. Credo che intervistando gli autisti si possano sopprimere delle corse inutile in alcune fase orarie precise, questo tempo potrebbe essere concesso agli autisti stessi, che poi più volentieri faranno un lavoro straordinario quando serve, nelle ore di punta.
Le mie riflessioni partono da un semplice concetto, “servizio pubblico”

