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Petriolo, cantiere ad "impatto zero" le associazioni esprimo perplessità

Redazione
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Grosseto:  Il 29 luglio si è tenuto il secondo incontro della serie “Cantiere a impatto zero”  sul modello del “Debat Public” francese, cioè  realizzare grandi opere pubbliche dopo una fase preliminare di concertazione con i cittadini portatori di interessi e con associazioni, al fine di migliorare i progetti.
Il precedente incontro del 01/07/13 era stato convocato dal Ministero delle Infrastrutture dopo che le associazioni avevano reso pubblici  in TV, sui giornali locali, in dibattiti pubblici e sui social networks i rischi  del cantiere, non certo a “impatto zero”: la “concertazione”, il modello “Debat public” viene quindi adottata solo quando le associazioni sono attive.

Oltre al Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture Erasmo D'Angelis, erano presenti Anas, la ditta Strabag esecutrice dei lavori, alcuni funzionari della Regione Toscana, l’assessore alle Infrastrutture della Provincia di Grosseto, e per pochi minuti anche l’assessore al Termalismo della Provincia di Siena; dall'altra parte Legambiente e le Associazioni Amici dei Bagni di Petriolo, Italia Nostra, Tuscany Wild Tuscany, Odysseus; erano invece assenti – e neppure avevano nominato altri a sostituirli - i Sindaci dei Comuni di Monticiano e di Civitella, l’assessore regionale all’Ambiente ed il Presidente della Regione.

Dopo l'incontro del 1 luglio Anas e Unipol, proprietaria degli immobili e dell’area, si sono incontrati ed hanno raggiunto interessanti accordi: la pista di cantiere, che prevedeva il transito di pesanti mezzi a ridosso della chiesa, viene allontanata di alcuni metri, perchè viene demolito il vecchio stabilimento termale, anch'esso proprietà Unipol, abbandonato da anni; Unipol rinuncia ai diritti di servitù e di indennità di esproprio ed Anas destina queste risorse alla ristrutturazione della chiesa. Al termine del cantiere, Unipol destinerà l’area ad uso pubblico, eventualmente per un parcheggio; a questo proposito, ricordiamo che le associazioni hanno proposto, per quando saranno terminati i lavori del cantiere, fra 2/3 anni, la collaborazione sinergica  di tutti i soggetti pubblici e privati al recupero di Petriolo dall’attuale degrado: l’ipotesi di un parcheggio in un sito archeologico non è stata discussa e comunque non è accettabile.
La ditta Strabag si impegna a contribuire, con fondi propri, alla ristrutturazione degli immobili storici, e Anas si impegna a verificare la possibilità di contribuire alla realizzazione di un parcheggio nell’area già individuata dal Comune di Monticiano.
Infine, la Provincia di Siena si impegna a rivedere – nei termini previsti dalla normativa regionale - l’attuale convenzione tra lo stabilimento termale di sua proprietà  e l’albergo “Petriolo Resort S.p.A” per l’utilizzo dell’acqua termale: questo dovrebbe contribuire a garantire maggiore regolarità al flusso di acqua calda che alimenta le vasche pubbliche, come richiesto da tempo dagli “Amici dei Bagni di Petriolo”.
Le associazioni hanno richiesto maggiore trasparenza e che tutti gli atti  a rilevanza pubblica vengano effettivamente resi accessibili: il Ministero ha promesso  di  attivare un portale internet - la ditta Strabag mette a disposizione un proprio tecnico informatico per realizzarlo – dove verranno pubblicate tutte le informazioni relative al cantiere ed ai lavori.
Le parti si sono date un prossimo appuntamento all’inizio di Settembre; nel frattempo verrà fatta circolare per email  una proposta di accordo che impegnerà reciprocamente le parti.
Sono quindi state parzialmente  recepite alcune delle richieste delle Associazioni, oggetto del precedente dibattito, tuttavia siamo ancora molto lontani dal modello, tanto decantato dal sottosegretario D’Angelis, del “debat public”.

Rimangono troppe ed inspiegabili zone d'ombra su molti punti, primo tra tutti aver negato la partecipazione delle Associazioni al monitoraggio degli edifici storici comunque coinvolti dal cantiere; inoltre, il tavolo di concertazione dovrebbe avere connotazioni paritarie e meno “paternalistiche” di quanto avvenuto fino ad ora.
Le soluzioni proposte sono state calate dall'alto, senza la presenza  all’incontro ed alla discussione di importanti attori come  Unipol, un referente autorevole della Regione Toscana, i Sindaci dei Comuni interessati, la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici.

La trasparenza e circolazione delle informazioni è ancora molto lontana ( speriamo nel portale internet promesso)  da ciò che dovrebbe essere nel modello di “debat public”;  non sono stati resi noti né il testo né  i  particolari sull’accordo Anas/Unipol  ( che sia solo un accordo verbale e non scritto??) e neppure sull’importo – sicuramente già concordato - che Anas promette di destinare alla ristrutturazione/restauro della chiesa; e una recente lettera della Soprintendenza per i Beni Architettonici di Siena, relativa al monitoraggio dei beni storici,  viene resa nota solo al termine dell’incontro,  in maniera informale, mentre sarebbe stata un interessante argomento di conoscenza e discussione.
Ultimo -  ma non meno importante – i giornalisti e le televisioni convocate per l’evento, si rivolgono esclusivamente al sottosegretario D’Angelis evitando di intervistare le altre parti, con tanti saluti alla completezza di una corretta informazione.

Le Associazioni continueranno a vigilare, nelle forme che riterranno opportune,  sull’effettiva realizzazione di quanto finora promesso, esercitando una  funzione non solo di controllo ma anche di stimolo e di proposta per la tutela dei Bagni di Petriolo.
                                             
Associazione Amici  dei Bagni di Petriolo
Italia Nostra sezione di Siena
Tuscany Wild Tuscany
Odysseus

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