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Grosseto, convegno Latte Maremma: “Il latte salverà il Mondo”

Un incontro che ha messo in evidenza le infinite potenzialità del latte

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GROSSETO – Giornata importante quella di sabato scorso che si è svolta presso la sala convegni della Centrale del Latte Maremma. L'incontro dal titolo “Il latte salverà il Mondo” segue l'inaugurazione del nuovo stabilimento e ospita personaggi di rilievo mondiale del settore caseario. Dopo l'introduzione della Dott.ssa Nutrizionista Cinzia Rossi sugli elementi nutrizionali e sugli enormi benefici del latte, è il turno del Dott. Matteo Vecellio, professore presso la Scuola di Bergognone di Lodi. Un'importante obiettivo è stato recentemente raggiunto dalla Scuola, quello secondo cui per la parola “latte” si intende solo e soltanto il latte vaccino. Ogni altra tipologia di latte deve essere specificata, ad esempio “latte di capra”. Il progetto è stato presentato in Parlamento Europeo e approvato con apposita normativa. Ciò permette la salvaguardia del latte vaccino riconoscendone l'importanza soprattutto nelle trattative commerciali.
Il convegno mutua il suo titolo da quello del libro del Professore Angelo Frosio “La vacca salverà il Mondo”. Il Professore ha fondato la Scuola di Bergognone nel 1975 dando la possibilità a chiunque di comunicare attraverso l'arte. Figlio di contadini e contadino lui stesso, si iscrive all'università mantenendosi gli studi con vari lavori precari. Scopre i microrganismi del latte che permettono all'uomo di sopravvivere solo con due litri di latte al giorno. Ecco il significato del titolo del libro. Secondo i suoi studi, il Professore afferma che la pastorizzazione, così com'è dettata dalla normativa italiana vigente, è eccessivamente dannosa per le cellule del latte poiché va ad uccidere proprio quei microrganismi naturali che le contengono. Frosio ha quindi sperimentato con successo il formaggio “biodinamico”, ovvero un formaggio pastorizzato a bassa temperatura e per un lungo periodo, stagionato anche più di quattro anni. In tal modo i microrganismi resistono mantenendo quelle cellule importanti che vanno ad alimentare le cellule che formano il corpo umano.
Il professore ha concluso con un elogio alla nostra terra che ci deve rendere orgogliosi di quello che vediamo ogni giorno durante la nostra vita quotidiana: “In Maremma c'è ancora il latte, ci sono ancora le antiche tradizioni ma soprattutto ci sono ancora i contadini”.
La nostra terra ha un ricchezza e un potenziale inimitabile che va conservato ma allo stesso tempo sviluppato in maniera sostenibile, conservando la biodiversità che ci contraddistingue in tutto il mondo.

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