La Bce capitanata da Mario Draghi ha preso l'ardua decisione di iniettare liquidita' nel sistema economico dei Paesi Ue. Il motivo principale della scelta e' quello di rafforzare l'Euro soprattutto nei confronti del dollaro in modo da permettere una competitivita' maggiore nei mercati finanziari.
Contemporaneamente la Federal Reserve ha abbandonato l'opzione di adottare una scelta simile negli Usa, percio' l'operazione messa in atto da Draghi acquisisce un valore ancora piu' importante oltre al fatto che e' unica nel suo genere in Europa.
Ma come tutte le scelte importanti sono presenti sia elementi positivi che negativi. Iniziamo dagli elementi positivi.
Il programma appena intrapreso potrebbe condurre ad una parita' Euro/Dollaro e di conseguenza i Paesi che da sempre hanno adottato il Dollaro come valuta nazionale non disporrebbero più del vantaggio di una divisa stampata di fatto senza limiti ed utilizzata per spingere le esportazioni e finanziare il debito federale Usa.
Un altro punto che ha spinto Draghi a scegliere questo percorso e' la lotta alla deflazione e la necessita' che la Bce abbia di nuovo il ruolo di prestatore di ultima istanza. Ciò significa una maggiore liquidità per investimenti e consumi senza passare obbligatoriamente dal sistema bancario. In tal modo verrebbe scongiurato il rischio che la banche si approprino di nuovo della liquidita' erogata dalla Bce cancellando ogni possibile finanziamento avente condizioni esageratamente rigide per famiglie e piccole imprese.
Passando poi agli elementi negativi, vengono evidenziati l'enorme difficolta' nella ripartizione del rischio di perdite dell'operazione poiche' il 20% sono state distribuite alla Bce mentre l' 80% alle banche centrali dei singoli Paesi europei. Tale ripartizione e' opera della Germania e benche' non rappresenta rischi sul lato dei mercati finanziari riecheggiano virtuosismo e rigidita'.
Potranno essere acquistati solo titoli con rating Bbb e cio' rende primaria la necessita' di stabilizzare anche il rating italiano visto che si trova al limite.
Per il momento la cosa migliore da fare e' mettere da parte i pericoli e cogliere al volo l'opportunita' che ci ha dato il vertice della Bce.
Prestatore di ultima istanza: istituzione disposta a concedere credito in una situazione di crisi in cui la domanda di liquidità tanto alta da non poter essere soddisfatta da nessun altro soggetto economico.