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Vi presento la razza, ecco a voi il Pastore Australiano

Intervista a Matteo proprietario di Clash pastore australiano di un anno e mezzo

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“Bello, certe volte testardo, ma allo stesso tempo molto intelligente!”
Sono queste le prime parole che vengono in mente a Matteo, proprietario di Clash, un cucciolo di pastore australiano quando gli chiedo cosa pensa a proposito di questa razza.
“Ho preso Clash – racconta Matteo – in un allevamento di Viterbo, il Kirieleison quando aveva appena 2 mesi (adesso ha un anno e mezzo). Sono andato di persona a prenderlo e consiglio di fare la stessa cosa a chiunque voglia adottare un cucciolo.
Nell'allevamento, infatti, ho potuto vedere i genitori di Clash, appurarmi del loro pedigree e in più conoscere l'allevatore, una persona seria e affidabile che tiene i cani in ottime condizioni.”
Come hai scoperto questa razza?
“Inizialmente  - spiega Matteo - vedevo in giro molti Border Collie, ma volevo una cane meno comune, così ho iniziato a cercare su internet ed ho scoperto il pastore australiano, una razza bellissima. Dalle foto che trovavo, mi piaceva molto il red merl, ma quando ho visto Clash che è un tricolor me ne sono subito innamorato.”
Il pastore australiano, infatti,può avere il manto di diverse colorazioni: blu merl, ovvero grigio chiazzato scuro, red merl rosso chiaro e chiazzato rosso scuro, tricolor, ovvero bianco nero e focato, e il marrone focato.
“Clash, - spiega Matteo - che ad oggi pesa circa 30 kg ma che avendo un anno e mezzo deve ancora irrobustire, ha un collare di pelo bianco che gli circonda il collo e che gli dà un'aria davvero elegante, credo che a livello estetico sia questa la caratteristica che colpisce subito. Come cane, però, è anche molto impegnativo.”
Quando si parla di questa razza, infatti, si parla di cani che hanno bisogno di correre molto e di ampi spazi in cui vivere, non a caso sono cani da pastore, utilizzati tutt'oggi per badare le pecore.
Naturalmente in città è difficile trovare greggi, ma sono molti i modi per far divertire il proprio amico a 4 zampe.
“Io - racconta Matteo - ho provato con l'agility e subito ho visto che Clash era molto portato, ma soprattutto si divertiva.
Clash è un cane energico, certe volte sembra instancabile, ma allo stesso tempo, quando è a casa, diventa anche ubbidiente e mansueto.
Inoltre, è un cane che non ha bisogno di molte cure, il suo mantello è folto e lungo, io lo spazzolo ogni settimana e in estate gli faccio spesso il bagno anche perchè ama giocare con l'acqua, mentre in inverno non lo lavo molto.”
Che tipo di mangime utilizzi e quali sono i punti critici del pastore australiano?
“Clash mangia qualsiasi tipo di crocchette, - spiega - io gli do quelle specifiche per i cani che superano i 25 kg, è di bocca buona, come gli metto il cibo nella ciotola le finisce in pochi minuti.
Per quanto riguarda le malattie specifiche di questa razza, quando facevo agility mi hanno detto di stare attento alla displasia alle anche che spesso viene a questa razza come ai Border Collie.
Per questo motivo, nonostante lo facessi correre molto, fino a 8 mesi ho sempre evitato di fargli saltare ostacoli o cose simili per sicurezza.
A parte questo, lo porto a fare i controlli di routine dal veterinario, ed ogni volta mi dice che è in salute e che cresce molto bene.”
Quindi è una razza che puoi consigliare a tutti?
“Non direi – conclude Matteo – o meglio, il cane è buono e socievole anche con i bambini, in un anno e mezzo non l'ho mai sentito rogare contro nessuno, neppure contro altri cani, abbaia poco, ma il suo abbaio è molto potente.
In ogni caso il pastore australiano è una taglia media, è un cane che deve uscire spesso e stare all'aria aperta per diverso tempo, quindi ha bisogno di qualcuno che possa passeggiare con lui e certe volte anche brontolarlo.
Clash infatti, nonostante sia molto intelligente, è un po' testardo, spesso prima di fare una cosa va ripreso per diverse volte, in più, essendo un cane curioso quando è fuori vorrebbe scoprire tutto quello che lo circonda e quindi agli occhi degli altri può sembrare un po' scalmanato e irruento.
In realtà è solo un cucciolone!
Un discorso diverso, invece, va fatto quando è in casa.
Si mette sul pavimento e non si sente più, diventa quasi un tappetto, è calmo, non abbaia e non dà fastidio.”
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