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Orbetello: un convegno per ricordare il disastro della Grande Guerra

Appuntamento fissato per sabato 22 novembre

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ORBETELLO - "Nell’agosto del 1914 lo scrittore britannico H.G.Wells scrisse su uno dei principali quotidiani inglesi che la guerra che sarebbe scoppiata da lì a pochi giorni sarebbe stata “la guerra che avrebbe posto fine a tutte le guerre”, intuendone la portata apocalittica in termini di perdite di vite umane.
Nell’articolo di Wells si profetizzava che la Prima Guerra Mondiale sarebbe stata talmente devastante per il genere umano che avrebbe pertanto fatto comprendere della totale inutilità delle guerre in generale e avrebbe riunito sotto la bandiera della pace tutti i popoli.
Sappiamo tutti che purtroppo le parole di Wells sono rimaste un’utopia, dopo la Prima Guerra Mondiale ne è seguita una seconda e tutt’oggi i focolai di conflitto sono molti e caldi.
Il conflitto scoppiò in tutta la sua forza nel 1914 e l’Italia ne fu trascinata all’interno un anno dopo, nel 1915. A cavallo tra 2014 e 2015 pertanto si celebra il centenario di questa terribile ecatombe, un avvenimento così terribile che non possiamo dimenticare.
Per questo l’amministrazione di Orbetello, con l’apporto fondamentale della Consulta della Cultura, ha voluto organizzare il primo convegno nazionale per non dimenticarci degli orrori della Grande Guerra, dal titolo “Orbetello nella Grande Guerra, riflessi locali di un evento epocale”.
Durante il convegno, che si svolgerà sabato 22 novembre, alle ore 9.30 presso l’auditorium comunale di Orbetello, interverranno numerosi ospiti, tra i quali, dopo il saluto del sindaco Paffetti e l’apertura del Premiato Corpo Bandistico Città di Orbetello, il prof. Zeffiro Ciuffoletti (docente di storia contemporanea all’Università di Firenze), il dottor Cristian Satto (Scuola Normale Superiore) e il dott. Andrea De Giorgio che approfondirà il delicato tema dei costi umani che la Grande Guerra ha comportato.
Questo appuntamento è di fondamentale importanza e vogliamo invitare tutta la popolazione, soprattutto i più giovani, a prenderne parte, perché riteniamo che sia importantissimo non dimenticare il nostro passato per fare in modo che eventi di tale portata e di tale distruzione non possano verificarsi in futuro.
Imparare dal nostro passato è la chiave di volta per far sì che le parole di Wells non siano semplicemente pura utopia, ma che un giorno possano realizzarsi.
Vogliamo quindi ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile l’organizzazione dell’evento, prima su tutti la Consulta della Cultura – soprattutto nella persona del presidente, la prof.ssa Italia Baldi La Banca - e rinnoviamo l’invito a partecipare numerosi."

L’amministrazione comunale

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