GROSSETO - “Negli ultimi anni – ha spiegato il sindaco Emilio Bonifazi – siamo stati impegnati in una lunga trattativa con il Demanio per ottenere in proprietà o almeno in uso una serie di beni importanti di uso pubblico, come la strada della Chiocciolaia. Oggi, grazie a queste acquisizioni, siamo nella condizione di dare risposte concrete ai cittadini che aspettano da lungo tempo una serie di interventi di manutenzione. Tuttavia dobbiamo registrare il diniego, da parte del Demanio, del passaggio del Forte San Rocco a Marina di Grosseto, che chiediamo fin dal 2006 e di altri beni. In particolare – ha proseguito il sindaco – qualora aree come l'ex diversivo non vengano passate al Comune, ci assicureremo con apposite ordinanze che il Demanio si faccia carico in pieno della loro manutenzione, visto che fino ad oggi è stato il Comune, pur non avendo titolo, a sostenerne tutti i costi per mantenere una situazione di decoro della città”.
“Il Comune di Grosseto è stato tempestivo – ha spiegato il vicesindaco e assessore al Patrimonio Paolo Borghi – ed ha seguito passo passo il complesso iter burocratico per cogliere tutte le possibilità offerte della legge sul federalismo demaniale. Con il via libera di oggi da parte del consiglio all'acquisizione di una serie di beni, strade e porzioni di terreni proseguiamo un percorso di riqualificazione del patrimonio pubblico del Comune, già avviato nell'area dell'Ospedale e in quella della ex motorizzazione. Tra le acquisizione più importanti c'è sicuramente il passaggio di una porzione del palazzo ex Intendenza nel centro storico cittadino”.
Per altri beni già richiesti dal Comune e sui quali il Demanio ha espresso un diniego, il Comune vista la loro funzionalità andrà avanti, attivando le procedure presso il Demanio Idrico: si tratta di porzioni di terreno in zona Sterpeto, l'ex canale Diversivo Tombato, le sponde del fiume Ombrone in località La barca ad Alberese, l'impianto sportivo in strada Le Conce a Istia e la rotatoria stradale con monumento al badilante in via Nepal.