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Conferenza sull'Imu Agricola, Rabazzi e Vivarelli: "Una tassa massacrante per gli agricoltori"

"Zone svantaggiate costrette a pagare cifre esorbitante: molti agricoltori hanno prodotto solamente debiti durante il 2014"

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GROSSETO - Tutti contro l'Imu Agricola: si è svolta a Grosseto la conferenza stampa congiunta della Cia - Confederazione italiana agricoltori di Grosseto e della Confagricoltura per illustrare le dure prese di posizione in merito alla scandalosa sentenza del Tar del Lazio relativa all'Imu agricola.

I presidenti Enrico Rabazzi (che ha aperto la conferenza) e Antonfrancesco Vivarelli Colonna hanno fatto il punto sulle iniziative da intraprendere congiuntamente per salvaguardare il comparto agricolo.

"Forse qualcuno si è già dimenticato dell'emergenza predatori: animali che scorrazavano per la campagna, creando danni per migliaia di euro all'agricoltura, ma si sono ricordati di far pagare l'Imu Agricola. Una cifra insostenibile per gli agricoltori, che può essere pagata dalle centinaia di associazioni che gravitano intorno a questo mondo. Come se la tassa sul bollo dell'auto fosse superiore al valore della macchina: certi territori hanno prodotto solamente debiti durante questo anno terribile. Stiamo facendo numerose iniziative per "fare sindacato": dobbiamo cercare di essere compatti, mettendo da parte l'egoismo. Cia Grosseto è pronta a lavorare per fare battaglia su questa situazione, perchè questa tassa non deve essere pagata. Non facciamo il gioco dei politici. Non vogliamo nessuna proroga, bensì una sospensione vera e propria. Non dimentichiamoci che la manovra Monti è già stata una grossa mazzata per gli agricoltori. Siamo di fronte a incompetenza o addirittura a malafede"

Anche Vivarelli Colonna si sintonizza sullo stesso canale: "In pochi vogliono metterci la faccia: troppe associazioni si tirano indietro quando il settore ha bisogno di essere difeso. Viviamo in una città che è stata massacrata da innumerevoli calamità naturali, con le imprese che non hanno ancora avuto il tempo di riprendersi. Dopo anni, e dopo aver vinto in passato la nostra battaglia, torna l'incubo Imu: una tassa nettamente superiore al valore delle aziende, che non rispetta i valori dell'uguaglianza sulla retribuzione. In questo modo viene incentivata la vendita del bene, andando contro a tutti i principi del settore. In questo contesto, è inspiegale l'assenza di Coldiretti che non si è ancora arruolata alla lotta. Dobbiamo mettere in atto importanti azioni di protesta, perchè il mondo agricolo è stanco di questo trattamento: l'Italia, e la nostra Regione, sono famose nel mondo grazie ai nostri prodotti. In questo modo non possiamo sopravvivere, con una tassazione che rappresenta un esproprio."

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