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Pinacoteca pronta per aprire, sindaco Bonifazi: “Adesso aspettiamo le opere di Luzzetti”

Le sale delle Clarisse già fruibili. “Ma serve una risposta entro la fine di marzo e una donazione vera”

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GROSSETO - La Pinacoteca è pronta per aprire. Le sale ristrutturate sono praticamente finite e in pochi giorni potrebbero ospitare le opere del noto collezionista Gianfranco Luzzetti. A presentare la fine dei lavori il sindaco Emilio Bonifazi e l'assessore alla Cultura, Giovanna Stellini. “Ora però – ha spiegato il Sindaco - serve una risposta concreta da Luzzetti entro la fine di marzo e, necessariamente, uno strumento diverso dal legato testamentario. Sicuramente lui desiderava una ristrutturazione più radicale ma questo è quello che l'Amministrazione poteva oggettivamente fare nelle condizioni date dai vincoli finanziari e dalla consegna di locali storici della città per oltre 1000mq e che valgono circa 3 milioni di euro sulla base di una promessa “post mortem” modificabile in qualunque momento, senza alcuna garanzia per il Comune. E io – ha proseguito Bonifazi - l'ho spiegato personalmente a Luzzetti anche in una lettera che gli ho inviato proprio in queste ore. Per noi è oggettivamente impossibile continuare sulla base del semplice legato testamentario ed è fondamentale passare ad una vera e propria donazione. Forse la ristrutturazione non è esattamente quella che voleva Luzzetti – secondo Bonifazi – ma sono convinto, e basta guardarsi attorno, che il risultato sia notevole e meritevole del massimo rispetto, anche perché non si partiva da una struttura abbandonata ma viva e attiva”.

Il rapporto con Gianfranco Luzzetti iniziò con le precendenti amministrazioni, a partire dal 1993, quando il noto antiquario manifestò per la prima volta pubblicamente l'intenzione di destinare a Grosseto parte della sua collezione, confermandolo anche in occasione di una mostra al Cassero nel 1996. Nel 1999 venne fatta una mostra al Museo Archeologico con le sue opere più importanti ma poi i rapporti si interruppero. E' stata la prima Amministrazione Bonifazi a riaprire il confronto nel 2006; rapporto che si è manifestato attraverso una serie di mostre ma anche di scelte: mostra “Teatralità del Barocco Fiorentino” nel 2007 con la donazione della “Madonna con Bambino” di Santi di Tito; mostra “La Bella Maniera” nel 2008 con decisione di destinare le Clarisse come sede della Pinacoteca; mostra “Signori di Maremma” (2009); nel 2010 viene liberato l'edificio delle Clarisse; nel 2011 consegna simbolica delle chiavi della futura Pinacoteca; nel 2012 mostra “Bellezza e religiosità in Ludovico Cardi detto il Cigoli” con la donazione del secondo quadro; nel 2014 il coinvolgimento della Fondazione Verrocchio per la definizione della gestione della Pinacoteca.
Secondo l'assessore alla Cultura Giovanna Stellini: “(...) il Comune ha fatto uno sforzo considerevole nonostante le evidenti difficoltà di questa fase economica. La struttura è oggi fruibile, bella e sicura. E negli anni scorsi abbiamo dato il massimo – ha proseguito la Stellini – nell'organizzare le bellissime mostre proposte e seguite da Luzzetti, investendoci oltre 650mila euro e ricevendo in dono due splendide opere. Ci siamo rapportati con apertura nei confronti della Fondazione Verrocchio per la gestione della Pinacoteca ma senza riuscire a raggiungere un risultato. Noi crediamo – ha concluso l'assessore – che oggi possiamo arrivare ad un traguardo concreto per entrambe le parti ma solo nella definitiva chiarezza; perché queste parti hanno lo stesso obiettivo: arricchire la città di un grande patrimonio artistico”.
In questi ultimi due anni l'Amministrazione ha portato avanti un lavoro importante sull'ex convento delle Clarisse: rifacimento dell'impianto elettrico, di quello di emergenza e dell'ascensore, climatizzazione, rintinteggiatura delle pareti, adeguamento dei sistemi di sicurezza (allarme e antincendio) e altro ancora. Un impegno costato complessivamente quasi 150mila euro.
“Nella lettera ho ricordato all'amico Gianfranco – ha ripreso il sindaco Bonifazi – che in questi anni, pur tra discussioni anche accese, abbiamo mantenuto rapporti di reciproca fiducia e rispetto. Non ho infatti mai nascosto le difficoltà che mano mano abbiamo incontrato e, quando possibile, non mi sono mai tirato indietro, consapevole della grande opportunità che quel lascito rappresenta per Grosseto e dell'importanza di saper gettare il cuore oltre l'ostacolo. Comunque – ha concluso Bonifazi – il recupero delle Clarisse è già un risultato concreto che andrà avanti in ogni caso”.

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