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Grosseto: firmate ordinanze antiprostituzione e antiparcheggiatori abusivi

Bonifazi: “I cittadini denuncino e chiedano che le leggi ci consentano di intervenire veramente”

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“I parcheggiatori abusivi dobbiamo poterli spostare coercitivamente. E si deve cominciare a considerare reato comprare sesso altrimenti dobbiamo limitarci a multarli solo se intralciano il traffico. E basta considerare la questione in termini di decoro o di pensare che la colpa sia delle prostitute” Due ordinanze per fronteggiare due fenomeni particolarmente fastidiosi presenti nelle nostre città. Il sindaco Bonifazi ha firmato ancora una volta atti tesi a contrastare la prostituzione in alcune zone della città o il proliferare di parcheggiatori abusivi sempre più invadenti.

“Deve essere chiaro che queste due ordinanze – ha commentato il sindaco – intendono nuovamente sollevare il velo su un atteggiamento di sottovalutazione abbastanza preoccupante. Quello che mi aspetto è che l'opinione pubblica cominci a rendersi conto che quello che manca a istituzioni e forze dell'ordine è la possibilità di agire. In particolare il Sindaco, che non è il capo delle forze dell'ordine, firma ordinanze continigibili e urgenti, limitate nel tempo e nello spazio non quindi perché si illuda di ottenere la cancellazione di un fenomeno ma per sensibilizzare cittadini e fornire qualche strumento in più alle forze dell'ordine. Il problema dunque è che i parcheggiatori abusivi
devono essere rimossi da dove sono anche in maniera coatta e la legge ce lo deve consentire. Non è questione né di razzismo né di insensibilità ma di banale buon senso. Se il vigile o il carabiniere spostano un abusivo oggi rischiano anche la denuncia. Così come per la prostituzione: il problema non è quello di multare prostitute che
ovviamente poi non pagano e sguinzagliare agenti e vigili per cogliere in flagrante la mercificazione del sesso. Perché è giustamente reato lo sfruttamento ma deve esserlo anche il resto. Deve essere punibile il comportamento dei clienti, di questi personaggi che comprano le donne e sono la vera causa del mercato su cui prospera lo sfruttamento. Infine i cittadini devono iniziare a lamentarsi di meno su facebook e a denunciare di più alle autorità reati perseguibili per legge, come la minaccia. Perché, ad esempio, ai nostri vigili non è arrivata nemmeno una denuncia. Se questa non c'è le forze dell'ordine possono solo sperare nella flagranza di reato e quindi di essere presenti
contemporaneamente in ogni angolo della città e in ogni momento; cosa naturalmente impossibile. E ancora: se non si comincia ad uscire dalla logica che il problema della prostituzione sia il decoro e non lo sfruttamento si va poco lontano e noi possiamo al massimo sperare che inclienti intralcino il traffico per multarli”.
Considerando che le ordinanze sindacali, per legge, non possono agire in tutta la città ma in zone ben identificate e temporaneamente, la prima firmata in queste ore dal Sindaco riguarda la prostituzione, intendendo colpire fenomeni presenti nelle vie Bruno Buozzi, Dalmazia, Trento, Mameli, Marconi, Trieste e Istria. E' fatto divieto di esercitare forme di prostituzione (stazionamento ed adescamento evidenti), di trattare rapporti sessuali e di compiere manovre improvvise e pericolose per la circolazione per far salire persone che si prostituiscono.


La seconda ordinanza interviene a tutela delle aree pubbliche intorno alla stazione ferroviaria, all'Ospedale Misericordia (parcheggio interno ed esterno) e nelle aree destinate a parcheggio in via Don Minzoni, in via Inghilterra e in piazza De Maria ed Esperanto. In queste zone è vietato creare intralcio, disturbo, bivaccare, sporcare, abbandonare rifiuti, mendicare e altro ancora. Multe fino a 500 euro e obbligo di ripristino dello stato dei luoghi da parte del colpevole.

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