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Vini bio: la Maremma conquista mezza Toscana

Due dei quattro riconoscimenti ricevuti dalla Toscana per i vini biologici a livello nazionale sono di aziende della provincia di Grosseto

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GROSSETO - Si è svolta all'Expo di Milano, nel padiglione della società civile di Cascina Triulza, la premiazione della Rassegna nazionale vini bio di Legambiente. Tra le eccellenze di vini di tutta Italia, sono 19 quelli biologici a spiccare nella vetrina di Legambiente con il riconoscimento nazionale come migliori prodotti italiani del 2015. Dal nord al sud Italia, dal Piemonte alla Sicilia, si sono messe in luce aziende e prodotti di grande qualità premiati dall’associazione del Cigno verde. In totale i riconoscimenti sono arrivati a ben 14 regioni su 20 (Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Toscana, Lazio, Sicilia, Campania, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Sardegna), mettendo sul piedistallo realtà che da tempo ormai lavorano sulla qualità del prodotto da tutti i punti di vista. La Toscana con ben 4 vini è la regione che si è messa più in luce, seguita dal Veneto (3) e da Lombardia (2), Piemonte (2) e Campania (2). Un vino selezionato, invece, per Lazio, Abruzzo, Liguria, Sicilia, Marche e Sardegna.

La provincia di Grosseto riceve ben 2 riconoscimenti su 19: praticamente il 50% dei riconoscimenti totali ricevuti dalla regione Toscana. I riconoscimenti dell’edizione 2015 della “Rassegna degustazione nazionale di vini biologici”, nata 25 anni fa con la selezione dei vini, si è tenuta all’interno di Expo, nel padiglione di Cascina Triulza dedicato alla società civile, nell’ambito dell’evento FestambientExpo, l’edizione speciale del festival internazionale di Legambiente.

La selezione si è basata sulle eccellenze culturali ed enogastronomiche, selezionando con cura tutti i migliori prodotti a livello nazionale che hanno partecipato. I selezionati sono stati divisi nello specifico in 6 categorie: Selezione vini bianchi (Maremma Toscana de La Selva; Sauvignon veneto de La Cappuccina); Selezione rosati (Histonium di Jasci e Marchesani); Selezione rossi giovani (Rosso Toscana della Bulichella; Syrah de I Pampini); Selezione rossi affinati (Barbera dei Fratelli Rovero; Maremma Toscana di Barone Pizzini); Spumanti (Moscato dolce de La Cantina Pizzolato); Selezione vini da uve di vitigni autoctoni (Riviera ligure di Bio Vio; Garda rosè della Vedrine; Aglianico del Taburno riserva de La Rivolta).

“La qualità delle produzioni italiane è sicuramente il primo criterio di
selezione – spiega Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente
– per un prodotto che rappresenti la bellezza del nostro paese nel settore
enogastronomico. La XXVesima edizione della Rassegna nazionale è infatti un vero
percorso di qualità su cui Legambiente continua a puntare, e a scommettere,
anche in un momento di grande crisi come questo”.

Oltre a questi si sono distinti anche i Vini selezionati come miglior
abbinamento con piatti vegetariani e vegani (Terre siciliane dell’Adamo;
Piemonte Barbera di Castello di Tassarolo), e i Vini selezionati per il miglior
rapporto qualità-prezzo (Prosecco di Perlage; Morellino de La Selva; Cannonau di
Meloni Vini; Falanghina di Masseria Vigne Vecchie). I partecipanti sono stati
esaminati da una commissione presieduta dal prof. Giancarlo Scalabrelli, docente
di Viticoltura dip. Scienze Agrarie Alimentari dell'Università di Pisa, e da un
panel di esperti.

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