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Street Art: inaugurate a Grosseto le cabine Enel con i murales

Presentata l'opera di Marco Milaneschi

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GROSSETO - Nell'ambito delle iniziative 2015 del Premio Monicelli, il Cedav della Fondazione Grosseto Cultura, in co-organizzazione con Comune di Grosseto e con l’associazione ArteFacto, con il sostegno di Enel dedica la sezione Arte del Premio Monicelli al mondo della street art e, dopo l’esperienza pittorica firmata da Zed 1 che ha aperto un vivace dibattito sulle modalità di riqualificazione urbana e sui compiti dell’arte pubblica,  un nuovo murale si inserisce nel tessuto artistico cittadino e precisamente sulle pareti della cabina di Enel Distribuzione di via Trieste, angolo via Roma nelle vicinanze della stazione ferroviaria.


«Abbiamo deciso di investire sull’attività della Steet Art – precisa il presidente di Fondazione Grosseto Cultura Loriano Valentini -. Continuiamo a colorare la città dando un valore distintivo e attrattivo per Grosseto. Al tempo stesso auspichiamo che la città venga inserita nei circuiti di visita relativi alla Street Art».

La collaborazione tra Enel Distribuzione, presente con la responsabile di Toscana e Umbria Debora Stefani e con il responsabile della Zona di Grosseto Davide Balzini, e Premio Monicelli vuole dare modo alla città di Grosseto di offrire ai suoi cittadini spazi pubblici sempre più belli e ai turisti l'occasione per frequentare una città moderna e capace di inserirsi nei circuiti più aggiornati dell'arte internazionale.

«E’ un modo diverso e innovativo di rappresentare l’energia – spiega Debora Stefani -. Un modo che ci consente di valorizzare ulteriormente la nostra presenza sul territorio. Faccio i complimenti agli artisti per la realizzazione. Da parte nostra c’è attenzione continua verso il territorio, per inserire i nostri impianti nel contesto urbano, e disponibilità alle collaborazioni future».

Nello specifico dell’opera eseguita sulla cabina di via Trieste, angolo via Roma, si tratta di grandi riquadri che richiamano la natura, l’energia, il paesaggio maremmano con tratti inconsueti e innovativi in linea con il sentire anticonformista del regista Mario Monicelli a cui il premio è dedicato e di cui la sezione Arte rappresenta un ambito.

«Questa è una bellissima esperienza iniziata nel 2013 durante i Mondiali di vela a Marina di Grosseto – aggiunge il vicesindaco Paolo Borghi -. In poco tempo stiamo colorando la città. Non si tratta di recuperare gli ambienti degradati, bensì di dare un senso a certi angoli della nostra città. Reputo positivo e bello anche il precedente intervento di Zed1 al Cassero, ovviamente il dissenso è ammesso, ma non deve prevaricare quella che è stata l’ampia maggioranza favorevole alla realizzazione dell’opera».

Il murale è stato realizzato da due giovani talenti grossetani, Marco Milaneschi in arte Sera, e Claudio Chimenti in arte Madkime. I due artisti coordinano l’associazione ArteFacto che da anni è protagonista della street art a Grosseto con manifestazioni come Urban Device alla Cittadella dello Studente nel 2012 e OltreMare Street Art a Marina di Grosseto nel 2013.

«Quelle sul murale sono opere d’arte importanti che si collegano a Mario Monicelli – conclude Mauro Papa, direttore del Cedav -. La Street Art è stata scelta insieme a Chiara Rapaccini, l’ultima compagna del grande regista, perché rappresenta la giovane creatività. Gli artisti della Street Art di oggi, con molta probabilità saranno coloro che studieremo sui libri d’arte tra 20 anni».

Subito dopo l’inaugurazione del murale, è stato presentato il catalogo della manifestazione OltreMare Street Art 2013, che riporta l'opera degli artisti più importanti del settore in Italia. Si tratta di un documento che andrà ad arricchire la storia di questa forma d’arte sempre più diffusa nel mondo e anche in Italia. Nel 2013 a Marina di Grosseto dieci artisti con esperienza internazionale hanno accettato di decorare alcuni edifici e di realizzare strutture in legno mobili con vele dipinte in occasione dei mondiali di vela che si svolsero proprio nelle acque di Marina. Un’esperienza che ha avuto un grande apprezzamento dal pubblico e che oggi, grazie alla Fondazione Grosseto Cultura e ad ArteFacto diventa anche documento di studio.

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